01 marzo 2007

 
     

Londra : parenti delle vittime testimoniano dolore in Tribunale
di Gabriella Mira Marq

Il ministro per gli affari costituzionali britannico ha proposto di estedere lo schema che utilizza la dichiarazione dei familiari delle vittime nelle aule dei tribunali.

In uno Stato in cui molti casi vengono decisi dalle giurie, molti magistrati sono contrari. Secondo il dipartimento per gli affari costituzionali, invece, le dichiarazione sono destinate invece a dare all'autore del delitto, al giudice, agli avvocati, alla polizia, ai procuratori ed al pubblico un'occasione per capire il crimine dalla prospettiva dei parenti della vittima.

Il ministro Harriet Harman ha detto alla radio della BBC che lo schema pilota introdotto nell'aprile scorso, potrebbe estendersi ad altri crimini, ad esempio nel caso di morte per guida pericolosa. Da quando lo schema è stato introdotto, 21 famiglie di vittime di omicidio hanno potuto rilasciare dichiarazioni che descrivono la loro perdita.

Nello stesso programma radiofonico, un giudice ha attaccato invece l'uso delle dichiarazione ad effetto, dicendo che le famiglie erano state fuorviate, credendo di poter influenzare le decisioni della Corte. Egli ha detto che l'uso delle dichiarazioni ha sollevato la temperatura nei tribunali ed ha complicato le responsabilita' dei giudici, il cui compito e' anche attenuare gli affetti di dichiarazioni emotive. E i giudici sono anche esseri umani, ha ricordato.

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