07 ottobre 2007

 
     

L'agenda rossa di Paolo Borsellino
di osservatoriosullalegalita.org

"Forse, se ai misteri dell’agenda rossa… si fosse dedicato un decimo dello spazio riservato dalla televisione di regime al delitto di Cogne e ad altri diversivi, oggi sapremmo qualcosa in meno sul pigiama della signora Franzoni e qualcosa in più sulle origini della nostra Seconda Repubblica".

E' quanto ha scritto Marco Travaglio nella prefazione de "L'agenda Rossa di Paolo Borsellino, di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza. Un'agenda rossa, larga e rettangolare. Con la copertina in pelle, che il magistrato usava per annotare le considerazioni più private sulle sue indagini, e non se ne separava mai.

Anche l'ultima domenica della sua vita l'aveva con sé. La moglie Agnese ricorda che il giudice la ripose nella borsa di cuoio dopo averci scritto lunghe, minuziose annotazioni. A via D'Amelio furono ritrovate nella borsa le chiavi, sigarette e poco altro. L'agenda invece era sparita.

Mentre e' tutt'ora in corso un'inchiesta su chi maneggio la borsa subito dopo l'attentato, questo libro ricostruisce la vicenda dell'agenda rossa, a partire da quella scura che il magistrato antimafia teneva a casa e in cui segnava gli appuntamenti e grazie alle testimonianze dirette dei familiari di Borsellino, dei colleghi magistrati, degli investigatori, delle carte giudiziarie, dei pentiti.

Gli autori del libro-inchiesta hanno scritto insieme altri libri su mafia e antimafia, fra cui "Il gioco grande. Ipotesi su Provenzano".

L'agenda rossa di Paolo Borsellino
di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza
Ed. Chiare Lettere, 2007
Pagg. 160, € 12,00

Speciale mafia e antimafia

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