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21 marzo 2007
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L'invenzione
delle razze "Siamo tutti diversi: abbiamo pelli, occhi e capelli di colori diversi, pesi e stature diverse, diverse tendenze ad ammalarci di diverse malattie, e diverse capacità intellettive. Da sempre l’umanità si interroga sull’origine di queste differenze e la risposta tradizionale è che la nostra specie è composta da razze, cioè gruppi ben distinti, come i cavalli o i cani". Quello di "razza" e' un concetto storicamente utilizzato per giustificare atrocita' e persecuzioni di ogni genere. Esso e' ancora oggi utilizzato in diverse aree scientifiche e nel dibattito politico-culturale, muovendo talora a campagne o gesti di odio. Tuttavia questo libro, attraverso un percorso storico-critico, mostra come tale concetto non corrisponda ad alcun criterio scientificamente valido, e la conclusione e' che siamo tutti diversi ma tutti imparentati. E tutti africani. "Nell’umanità - scrive l'autore - non ci sono confini biologici: non si possono disegnare sulla carta geografica linee che separano nettamente le popolazioni le une dalle altre, e perciò nel nostro DNA non troviamo razze biologicamente riconoscibili. Gli studi sui nostri antenati fossili indicano che siamo tutti discendenti di una popolazione che centomila anni fa o giù di lì stava in Africa". L'autore, Guido Barbujani, e' professore ordinario di genetica presso Università di Ferrara. Ha pubblicato studi sulla genetica delle popolazioni, l'evoluzione umana e il DNA antico. Ha pubblicato, prima di questo libro, alcuni romanzi sulla questione razziale. L'invenzione
delle razze ___________ NB:
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