11 marzo 2007

 
     

Le città divise : un libro sulle ferite aperte dei Balcani
di red

Le città divise sono un fenomeno molto diffuso ma inspiegabilmente poco trattato, a volte “risolto” solo come un problema di contrapposizione etnica.

Eppure è la città stessa come “organizzazione sociale complessa” che viene messa in crisi dai conflitti e dai confini: la città divisa è la negazione della città come luogo della pluralità e della diversità, è lo spazio pubblico che si fa confine invece che luogo di incontro, è la comunità che si fa luogo di chiusura invece che di sviluppo.

Le tragedie succedutesi a Sarajevo come a Mostar, ma anche, in epoche diverse, a Belfast, Berlino, Beirut e Gerusalemme, hanno dimostrato la fragilità e la vulnerabilità delle città e delle società urbane.

Questo libro offre uno sguardo multidisciplinare, dando una pluralità di voci all’analisi dei fenomeni e dell’esperienza vissuta in alcune città, in particolare nei Balcani, presentando anche progetti e proposte per dimostrare che il rilancio delle città e della cittadinanza dipende in primo luogo dalla ricostruzione del dialogo, e dalle politiche attuate a livello locale e regionale.

In questo ambito la stessa Europa si mette alla prova, da momento che lavorare sulle città divise significa infatti lavorare sull’incontro di popoli, religioni e culture diverse.

LE CITTA' DIVISE.
I Balcani e la cittadinanza tra nazionalismo e cosmopolitismo
a cura di Gian Matteo Apuzzo
Ed. Infinito 2006
pagg. 128, euro 10.00

Speciale pace e diritti

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