31 ottobre 2007

 
     

Sicurezza . Il peso delle parole
riceviamo e pubblichiamo

L'efferatezza del delitto a sfondo sessuale accaduto vicino alla stazione Tor di Quinto di Roma penso abbia colpito tutti noi cittadini.

Ha colpito anche la determinazione della giovane rom che ha fatto la segnalazione alla polizia permettendo il ritrovamento della vittima ed la cattura del connazionale autore della violenza.

Ritengo però siano state inopportune sia la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri, sia la conferenza stampa del Sindaco Veltroni. I toni e linguaggi usati mi sono apparsi quasi simili a quelli di uno scontro diplomatico pre-bellico tra due stati e di una catastrofe imminente.

Che la situazione dell'ordine pubblico sia delicata è evidente, ma il comune sentire e la percezione obiettiva della sicurezza risentono di tutte le sfumature che passano sui media, dell'impostazione dei linguaggi, dei toni preoccupati e allarmistici usate da coloro che hanno responsabilità di governo.

In una situazione di crescenti conflitti e pregiudizi etnici, dove occorrerebbe dosare la giusta severità normativa con provvedimenti inclusivi e di solidarietà, i nostri amministratori hanno una grande responsabilità nella comunicazione mediatica.

Una frase o parole non appropriate o istintive, dette da un leader politico o di governo, possono provocare guasti irreparabili nella convivenza civile e rischiano di vanificare e rendere inutile ogni decreto e disegno di legge.

Domenico Ciardulli

Speciale giustizia

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