10 luglio 2007

 
     

Iran : proseguono lapidazioni ed esecuzioni di minori
di Rico Guillermo*

L'alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite Louise Arbour ha espresso una seria preoccupazione oggi, commentando la lapidazione a morte di un uomo il 5 luglio a Takestan nella provincia di Ghazvin della Repubblica Islamica dell'Iran.

L'uomo, Jafar Kiani e la sua compagna, Mokarrameh Ebrahimi, sono stati in prigione per pių di 11 anni con l'accusa di adulterio. Originariamente entrambi dovevano essere uccisi per lapidazione il 21 giugno 2007, ma quell'esecuzione č stata rimandata. La coppia ha due figli, che vivono con la madre in prigione.

Arbour ha detto di essere estremamente preccupata per il fatto che malgrado una moratoria dichiarata dal governo iraniano sulle lapidazioni tale esecuzione sia stata fatta ugualmente ed ha ricordato che "la lapidazione e' una chiara violazione del diritto internazionale, che peraltro limita la pena di morte soltanto ai crimini pių serii e pių violenti".

L'ex magistrato del tribunale internazionale dell'ONU ha invitato le autorita' iraniane a fare la luce sull'esecuzione e a fermare la prevista lapidazione di Mokarrameh Ebrahimi e tutte le altre esecuzioni analoghe.

L'Iran ha sottoscritto il patto internazionale sui diritti civili e politici, che dichiara all'articolo 6 che "nei paesi che non hanno abolito la pena di morte, condanne a morte possono essere imposte soltanto per i crimini piu, mentre l'articolo 7 del patto prevede che nessuno sia "sottoposto a tortura o a trattamento o punizione crudele, disumana o degradante".

Ma tale convenzione - cosi' come la convenzione dei diritti del fanciullo siglata da Teheran - proibisce anche l'imposizione della pena di morte per crimini commessi prima dell'eta' di 18 anni, mentre l'Iran si segnala anche come uno dei principali esecutori di bambini e ragazzi.

In percentuale sulla popolazione, l'Iran e' il Paese che esegue il maggior numero di pene di morte su minori (o che erano minori all'epoca del 'crimine'). Almeno 17 minorenni sono stati messi a morte dall'inizio del 2004, cioe' otto volte di piu' di qualunque altro paese nel mondo. quest'anno gia' due ragazzi sono stati uccisi dallo Stato per crimini commessi quando avevano 16 anni,

La legge permette di condannare i minorenni a morte o alla detenzione a vita, ma la pena di morte puo' essere comminata, se il giudice ritiene che l'imputato abbia raggiunto la maturita' mentale. Anche la Corte Suprema iraniana ha confermato diverse sentenze di morte.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale diritti

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