17 aprile 2007

 
     

Licenziate in tronco Paul Wolfowitz !
di Rico Guillermo

Licenziare in tronco il presidente della Banca Mondiale Paul Wolfowitz. Lo chiede l'organizzazione americana Avaaz, ricordando sia il presente scandalo collegato all'uomo politico sostenuto da George W. Bush, sia il suo passato come viceministro della difesa USA che volle fortemente la guerra in Iraq.

Quando Wolfowitz faceva parte dell'amministrazione Bush, dicono i promotori della petizione, fu uno dei principali artefici della guerra. Gia' sulle nostre pagine abbiamo ricordato che Wolfowitz fu uno dei firmatari - insieme a Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Lewis Libby, John Bolton, Zalmay Khalilzad e altri - di una lettera al presidente Clinton in cui gia' nel 1998 - quando ancora non c'erano nemmeno le false prove dell'esistenza di armi di distruzione di massa ne' c'era ancora stato l'11 settembre 2001 - si chiedeva di attaccare l'Iraq.

Con il governo di Bush figlio, Wolfowitz e gli altri hanno avuto la possibilita' di mettere in atto le loro vecchie intenzioni. Avaaz ricorda che quando la guerra si e' rivelata un disastro, Bush ha promosso il suo uomo imponendolo alla presidenza della Banca Mondiale, il cui compito principale e' il finanziamento ai Paesi in via di sviluppo.

In questa veste - continuano i sostenitori del licenziamento di Wolfowitz - ques'ultimo si e' dato l'immagine del combattente contro la corruzione, ma da poco emerge anche in questo senso il suo vero volto. Oltre ad aver evitato finanziamenti all'India, al Kenia e ad altri Paesi senza consultare il consiglio di direzione della Banca, ha usato il suo ruolo per fini personali.

Quando egli giunse alla testa dell'organismo delle Nazioni Unite, infatti, la sua compagna era fra i funzionari e quindi si era creata una situazione di incompatibilita' secondo le regole della Banca Mondiale. La donna fu dunque trasferita al dipartimento di Stato USA, ma Wolfowitz la mantenne sul libro paga della Banca, con un consistente aumento, al punto che lo stipendio divenne superiore a quello della stessa Condoleezza Rice.

Paul Wolfowitz ha ammesso la sua colpevolezza sul punto - chiedendo di non mescolare questo scandalo con l'istituzione in cui ha servito precedentemente - ed ha ricevuto le attestazioni di stima della Casa Bianca, ma non ha parlato di dimissioni, rimettendosi alle decisioni dell'esecutivo della Banca Mondiale.

Tuttavia - a fronte di alcuni che ritengono egregio il lavoro svolto da Wolfowitz alla Banca Mondiale contro i finanziamenti 'a pioggia' ma anche la sua azione contro l'Iraq e affermano che il trasferimento della sua compagna al Dipartimento di Stato sia stato deciso in modo automatico per rispetto alle regole della Banca - a parere di altri e' il momento di fermare l'ascesa del discusso uomo politico che ha malgestito la missione precipua della Banca ed e' stato pesantemente incoerente anche con l'immagine moralizzatrice con cui aveva voluto accreditarsi.

Avaaz - un movimento il cui nome significa 'voce' o 'canto' in molte lingue del mondo, come Hindi, Urdu, Farsi, Nepalese, Dari, Turco e Bosniaco - e' fra questi ultimi, ed ha promosso percio' una petizione alla direzione della Banca Mondiale il cui testo e' molto semplice: "licenziate in tronco Paul Wolfowitz!".

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