11 aprile 2007

 
     

USA : il Congresso vuole da Gonzales i documenti censurati
di Rico Guillermo*

I Democratici hanno messo alle corde il ministro della giustizia, Alberto Gonzales, per ottenere piu' documenti sul siluramento di 8 procuratori. La Commissione vuole stabilire se quei licenziamenti erano illegittimi.

I parlamentari di opposizione hanno quindi emesso nei confronti di Gonzales un subpoena - un mandato di comparizione che impone la presentarsi in aula - affinche' egli fornisca piu' documenti nella loro crescente battaglia con l'amministrazione Bush sulla vicenda. Il subpoena, pubblicato una settimana prima che Gonzales debba testimoniare sotto il giuramento prima del congresso circa i licenziamenti, e' motivato da centinaia di documenti secretati o censurati dal suo dipartimento. Il subpoena fissa la scadenza di lunedi' affinchè Gonzales rediga i documenti.

"Siamo stati pazienti a permettere che il dipartimento andasse avanti con le sue preoccupazioni per quanto riguarda la natura sensibile di alcuni di questi materiali", ha scritto il presidente della Commissione giudiziaria del Congresso, John Conyers, in una lettera che accompagna il subpoena "Purtroppo, il dipartimento non ha mostrato alcuna disponibilita' a soddisfare le nostre esigenze legittime", e quindi il subpoena appare l'ultima soluzione dopo settimane dei documenti e di E-mail intercorse con il ministero della gustizia durante le trattative.

Ma il dipartimento di giustizia si appresta a combatterebbe il subpoena ed ha ribadito le preoccupazioni legali circa il contenuto dei documenti secretati affermando che ci sono interessi di segretezza degli individui implicati. Spera quindi di trovare un compromesso con il Congresso.

Ma nel frattempo anche il presidente della Commissione giustizia del Senato, il democratico Pat Leahy, ha chiesto a Gonzales piu' informazioni sulla vicenda, in una lettera che sembra preludere anche qui un subpoena. Inoltre, la Commissione vuole i documenti su un processo nel Wisconsin che e' stato capovolto da una corte d'appello federale per mancanza di prove. L'imputato era stato accusato di aver favorito un'azienda con i legami con il governatore democratico Jim Doyle. Leahy ed altri cinque senatori democratici hanno detto che erano interessati a sapere se qualche politico potesse aver avuto un ruolo nel processo.

La concomitanza dell'azione del Congresso e del Senato ha fatto capire chiaramente che i Democratici hanno intenzione di rendere la vita difficile a Gonzales e all'amministrazione Bush. Ma non solo i Democratici sono preoccupati: parecchi parlamentari di ambo le parti hanno detto di temere che vi sia un conflitto d'interessi dietro i siluramenti dei procuratori e di avere preoccupazioni sui metodi usati dal dipartimento di giustizia nella guerra al terrorismo, il che compromette la loro fiducia in Gonzales. Alcuni hanno anche chiesto le dimissioni di Gonzales.

Ma George W. Bush ha difeso il ministro ispanoamericano, da anni suo amico e la Casa Bianca ha dichiarato che il dipartimento di giustizia ha lavorato molto duramente per fornire alla Camera i documenti richiesti, "come il presidente gli ha chiesto di fare".

I funzionari hanno detto che la richiesta della Camera ha incluso il testo integrale di tutti i documenti che erano stati parzialmente o completamente anneriti, quindi migliaia di pagine, oltre alla lista delle prestazioni e la situazione di ciascuno dei 93 procuratori degli Stati Uniti (che taluni temono siano a rischio) e tutta la corrispondenza con i giornalisti circa il siluramento. Si cerca l'eventuale motivazione politica dietro la decisione di far fuori i magistrati, motivazione negata dal dipartimento di giustizia.

Tre dei collaboratori di Gonzales intanto si sono dimessi, mentre si annunciano subpoena anche per vari collaboratori di alto livello di Gonzales, del consigliere politico della Casa Bianca Karl Rove, dell'ex consulente legale di Bush Harriet Miers e di alcuni dei loro aiutanti.

* si ringrazia Giulia Alliani

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