8 aprile 2007

 
     

Giornata internazionale dei Rom : anche in Italia molto da fare
di Gabriella Mira Marq

Si celebra oggi la giornata internazionale dei Rom, una popolazione discriminata e persino perseguitata in molti Paesi d'Europa.

Negli ultimi mesi un certo numero di famiglie di Rom in parecchi paesi europei sono state espulse forzatamente dalle loro sedi, in genere per decisione delle autorita' locali ed a queste persone non e' stato dato sufficiente preavviso o non e' stata offerta un'alternativa reale. Un fattore di preoccupazione sono le conseguenze drammatiche per le famiglie, compresi i bambini, che senza una casa affrontano difficolta' nel godere di altri diritti, quali il diritto alla formazione ed alla salute.

In una dichiarazione, Terry Davis - segretario generale del Consiglio d'Europa, l'organizzazione paneuropea che sta portando avanti un fitto programma contro le discriminazioni, con lo slogan "tutti diversi, tutti uguali" - ha dichiarato che "la lotta contro il pregiudizio e la discriminazione e' una priorita'" del Consiglio. In particolare, per far accettare i Rom e' in corso un progetto culturale nell'Europa dell'est, dove si registra la maggior parte delle violazioni dei diritti dell'uomo riscontrate contro i Rom.

In uno dei Paesi incriminati, l'Albania, dal 5 al 7 aprile si e' tenuto per l'occasione odierna il festival Arte contro il pregiudizio'' presso il Centro Internazionale di Cultura di Tirana. Persino la UEFA - constatando il razzismo dei tifosi in alcuni stadi - ha patrocinato alcuni mesi fa un congresso in Slovacchia per esaminare la discriminazione contro i Rom e i gitani in Europa orientale.

Le comunità Rom in Italia sono stimate in circa 120.000 persone, essenzialmente nel centro e nel sud del Paese. Secondo un pregiudizio corrente sono considerati stranieri, mentre una grande parte della comunità Rom è italiana. Secondo le stime, ci sarebbero tra i 60.000 e i 90.000 Rom italiani e tra 45.000 e 70.000 Rom «stranieri» (nati al di fuori dall’Italia, o in Italia, ma da genitori non italiani) originari soprattutto dei Balcani – ex Jugoslavia, Bulgaria e Romania. Il trattamento riservato ai Rom e Sinti in Italia e' stato condannato anche dal rapporto dell'allora commissario dei diritti dell'uomo del consiglio d'Europa Alvaro Gil Robles.

Il commissario ha rilevato che giuridicamente queste minoranze non sono tutelate in quanto non esiste uno status specifico per loro nella legislazione italiana e sono stati esclusi dalla legge sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche attuativa dell’articolo 6 della Costituzione italiana, in quanto non correlati a zone territoriali specifiche. Ma il comissario europeo ha notato che manca anche una politica globale che tenga conto dei problemi di tali gruppi, con ricaduta negativa su lavoro, salute, istruzione e questione abitativa. Peraltro le autorita' italiane hanno tendenza a considerare che i Rom siano dei nomadi che desiderano vivere negli accampamenti, ma tra i Rom italiani, circa 40.000 sono sedentarizzati.

Nella lunga storia di pregiudizi, emarginazione ed oppressione dei Rom in Europa e' da ricordare la persecuzione nazista che uccise forse 600.000 fra Rom e Sinti.

Speciale razzismo

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Documento sul fascismo e i problemi della razza