NEW del 13 ottobre 2006

 
     

Onu : Israele accresce ostacoli nella striscia di Gaza
di Mauro W. Giannini

Israele continua ad accrescere gli ostacoli al libero movimento dei Palestinesi nei territori. Secondo le Nazioni Unite, non solo non c'e' stato un miglioramento significativo nel movimento palestinese negli ultimi mesi, ma il numero di punti di controllo israeliani e di altri ostacoli e' aumentato, rendendo difficile l'accesso ai servizi essenziali e provocando gravi conseguenze.

L'ufficio ONU per il coordinamento degli affari umanitari ha fatto sapere che "Il sistema di chiusura e' una causa primaria della crisi umanitaria nella West Bank e nella striscia di Gaza" in quanto "limita l'accesso palestinese non solo ai servizi di base quali salute e formazione, ma divide le Comunita' dalla propria terra e dai posti di lavoro ed i luoghi di culto religioso".

"Lo scopo di questi ostacoli, come il governo israeliano dichiara - continua l'agenzia ONU - e' proteggere i cittadini israeliani dagli attacchi dei militanti palestinesi che hanno ucciso circa 1.000 Israeliani dal settembre 2000".

Gli ostacoli includono check point, blocchi stradali, cancelli di metallo, collinette artificiali, muri, trincee e un sistema elaborato dei permessi. Tutto il sistema divide la West Bank isolando le citta' di Nablus e Gerusalemme e la valle del Giordano. Cio' impoverisce le famiglie ed accresce epidemie e morti per malattie. Inoltre, come segnalato questa estate da OMS e altre agenzie ONU, le frontiere verso la Giordania e l'Egitto sono chiuse, impedendo cosi' il trasporto anche dei malati in luoghi dove potrebbero essere curati.

In occasione della polemica sul muro, la Corte Suprema israeliana ha sancito che i Palestinesi non devono subire effetti negativi a causa delle esigenze di sicurezza di Istraele e rimanere separati dai propri campi e che occorre quindi evitare ostacoli inutili e risarcire chi abbia detrimento economico.

Speciale pace e diritti

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