NEW del 15 marzo 2006

 
     

RAI : lavoratrici chiedono più spazio e più rispetto per le donne
di osservatoriosullalegalita.org

Le giornaliste e le lavoratrici Rai hanno aperto con l’azienda una 'vertenza rosa' incontrando a Viale Mazzini il presidente Claudio Petruccioli e i consiglieri di amministrazione Bianchi Clerici, Curzi e Rizzo Nervo, oltre a rappresentanti degli enti locali, dei sindacati e della politica.

La Commissione Pari Opportunita’ Rai e la Commissione Pari Opportunita’ Usigrai denunciano la rappresentazione ancora fortemente stereotipata della donna fornita dai notiziari e dai programmi del servizio pubblico e ritengono che questa rappresentazione distorta sia fortemente condizionata dal fatto che il potere nella piu' grande azienda culturale del Paese resta, in grandissima parte, appannaggio degli uomini. "I dati sulle carriere - dicono - dimostrano quanto sia ancora scandalosamente irrisoria la presenza delle donne nei ruoli dirigenti".

Lavoratrici e giornaliste della Rai chiedono quindi ai vertici "che il riequilibrio di genere nei ruoli decisionali sia assunto come priorita' perche' anche cosi' si dia il segnale di un servizio pubblico riformato e che il principio del 'tante quanti' unitamente a quello della competenza e dell'abbandono delle pratiche lottizzatorie, diventi linea guida cui si attengano i consiglieri di amministrazione, la direzione generale, i direttori di reti e testate, a partire dalle nomine dei prossimi ruoli dirigenti", sottolinea la Commissione Pari Opportunita’ Usigrai.

Nel concreto si chiede di recepire l’Atto di indirizzo della Commissione parlamentare di Vigilanza che nel '97 invitava la Rai a promuovere iniziative interne per dmadare potere e responsabilita' alle donne, di dar seguito alla delibera del Cda Rai del maggio 2003 che chiedeva di evitare in TV immagini e argomenti ritenuti offensivi della dignita esaltando invece il ruolo della donna nella societa', di istituire un Osservatorio di parita' e di aprire un tavolo con le rappresentanze femminili dell’azienda al fine di recepire queste richieste e di stabilire regole certe che garantiscano alle donne il giusto riconoscimento nelle carriere.

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