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NEW del 18 giugno
2006
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Falcone
e Borsellino : il tradimento e la tragedia «Non vi è dubbio che Giovanni Falcone fu sottoposto a infame linciaggio, prolungato nel tempo, proveniente da più parti, gravemente oltraggioso nei termini, nei modi e nelle forme, diretto a stroncare per sempre, con vili e spregevoli accuse la reputazione e il decoro professionale del valoroso magistrato.» La Corte di cassazione nel novembre del 2004, pronunciandosi sul fallito attentato all' Addaura , ha cosí definito il trattamento riservato a Giovanni Falcone nei dieci anni del suo impegno contro la mafia. Non diverso da quello che subí Paolo Borsellino. I due magistrati lavorarono in solitudine, come se quella contro Cosa nostra fosse una guerra personale e privata. Quando furono trucidati divennero due eroi, ma rileggendo le carte raccolte nel libro appare chiaro che la lotta contro la mafia, il maxiprocesso, le deposizioni dei pentiti furono affrontate da Falcone e Borsellino nella diffidenza generale. Il libro di Giommaria Monti - che ripercorre con documenti quel linciaggio - conserva tutta la sua attualità anche a dieci anni dalla prima uscita. La nuova edizione si avvale di due importanti testimonianze: quelle di Maria Falcone e Rita Borsellino, sorelle dei due giudici, che raccontano l’amarezza della solitudine nella quale si trovarono a lavorare. Fino alla tragedia finale. Falcone
e Borsellino ___________ NB:
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