NEW del 30 novembre 2006

 
     

Prostitute videosorvegliate : e' questa la soluzione ?
riceviamo e pubblichiamo

Sono d'accordo con la Caritas che ieri ha criticato la decisione del Comune di Roma di far installare videocamere lungo la via Salaria e, prossimamente su via Palmiro Togliatti e piazza dei Navigatori per limitare il fenomeno della prostituzione.

A mio avviso, non si tratta soltanto di criminalizzazione ulteriore delle prostitute, come dice Don Giancarlo Perego, ma si tratta anche di un fatto culturale. Precedenti casi in Italia hanno dimostrato che la videsorveglianza non è servita a limitare il fenomeno.

Fare delle strade, o meglio di alcune, un grande reality potrebbe significare spingere tutto verso il sommerso con conseguenze ancora peggiori in termini di prevenzione della sicurezza delle persone e delle malattie legate ai rapporti non protetti.

Il sindaco Veltroni ha detto, in una conferenza stampa, che la decisione di installare le telecamere riguarda la sicurezza stradale della circolazione piuttosto che il controllo dei clienti delle lucciole. A questo punto, a sostegno di questa tesi alquanto improbabile, dovrebbe fornire i dati statistici relativi ai sinistri avvenuti sulla via Salaria confrontandoli con le altre strade consolari della capitale.

Occorrerebbe a mio avviso una grande campagna mediatica ed educativa invece che repressiva. Si sa quanto i media entrano quotdianamente e violentemente negli usi e costumi di interi target di popolazione con grandi profitti commerciali. Sarebbe bello se questo bombardamento mediatico fosse utilmente orientato a diffondere buone prassi negli stili di vita e prevenire i gravi danni alla salute legati ai rapporti sessuali non protetti.

Domenico Ciardulli

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