NEW del 21 novembre 2005

 
     

Piergiorgio Welby : digiuno per risposte e per legge su eutanasia
di osservatoriosullalegalita.org

Da mercoledì sciopero della fame per ottenere delle risposte alle richieste di Piergiorgio Welby e per l'istituzione di un nuovo comitato nazionale di bioetica che discuta di eutanasia.

Lo annuncia l’Associazione Luca Coscioni - di cui Welby e' copresidente. L'iniziativa nonviolenta di sciopero della fame partira' mercoledi', e' aperta ai cittadini che lo vorranno e rivolta al Presidente del Consiglio, ai rappresentanti istituzionali ed anche agli esponenti della comunità scientifica e del mondo medico, affinché si dia risposta alle due richieste avanzate da Piergiorgio Welby:

1 - che il Presidente del Consiglio proceda finalmente alla nomina del nuovo Comitato Nazionale di Bioetica, come previsto dalla normativa italiana e da impegni internazionali assunti dal nostro Paese. Il precedente Comitato è scaduto infatti oltre 5 mesi fa, il 15 giugno 2006;

2- che arrivino risposte concrete alla domanda drammaticamente urgente posta dallo stesso Welby il 22 ottobre, quando scrisse: "È mia ferma decisione rinunciare alla ventilazione polmonare assistita. Staccare la spina mi porterebbe ad una agonia lunga e dolorosa. Anche una sedazione protratta nel tempo non mi garantirebbe una morte immediata senza dolore. Chiedo: è possibile che mi sia somministrata una sedazione terminale che mi permetta di poter staccare la spina senza dover soffrire?".

Non avendo finora trovato nessuno disposto a dare risposta pratica, lo stesso Welby - che e' affetto da distrofia muscolare, paralizzato e tenuto in vita tramite macchine - ha comunicato l'inevitabilità di una azione di disobbedienza civile, non senza aver chiesto ad alcune tra le massime cariche costituzionali di indicargli un’alternativa che non sia quella della clandestinità.

In entrambi i casi, ciò che si chiede è il rispetto della legalità - sia sul piano delle leggi dello Stato e dei principi costituzionali che su quello della deontologia professionale del medico - per l'affermazione del diritto ad una vita dignitosa, tanto per le persone quanto per le istituzioni malate del nostro Paese.”

Piergiorgio Welby, ha inviato ai Presidenti e ai membri delle Commissioni Sanità e Giustizia di Senato e Camera, e, per conoscenza, ai Presidenti dei due rami del Parlamento delle lettere aperte in cui sottolinea: "nonostante la mia pubblica richiesta di essere sedato per staccare il respiratore, nessuno vuole prendersi questa responsabilità. Quindi, l'unica via percorribile resta quella della disobbedienza civile", ovvero procedere ugualmente prima o poi a staccare la spina.

Il Presidente della Camera Fausto Bertinotti ha risposto "Caro Piergiorgio Welby, ho letto con solidale sofferenza la Sua lettera. Sento tutta l’inadeguatezza di una risposta interlocutoria, ma vorrei farLe giungere almeno una vicinanza umana."

La replica di Welby ha sottolineato che alla sua domanda di poter essere sedato per staccare il ventilatore polmonare non e' stata data una risposta pratica, "malgrado l’affermazione, venuta da ogni parte, anche nell’apposito seminario tenutosi il 27 ottobre scorso con autorevoli medici, giuristi e bioeticisti, che chiunque al mio posto ormai avrebbe ricevuto il trattamento da me auspicato".

"Di fatto - ha denunciato Welby, che ha ribadito la sua richiesta di accelerare la nomina del Comitato Nazionale di Bioetica e la calendarizzazione per la discussione della proposta di legge sulle direttive anticipate di trattamento - e' quel che evochiamo e denunciamo come eutanasia clandestina di massa, usuale nel nostro Paese. Questo probabilmente perché sono anche un esponente politico nonviolento, che cerca di dare corpo anche alla legalità e alla giustizia per il rispetto della vita e della morte di tutti".

Welby ha parlato quindi di "cessazione della violenza di Stato della quale sono totalmente oggetto" per il fatto di rifiutare soluzioni clandestine e di "tortura cui sono illegittimamente sottoposto".

Speciale diritti

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org