NEW del 17 ottobre 2006

 
     

Scuola e legalita' : ministro Fioroni firma direttiva
di Elisa Mabrito

Il Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, in occasione dell'anniversario della morte di Francesco Fortugno, ieri, ha firmato la Direttiva "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità", sottolinenando l'impegno della scuola a lavorare in difesa della legalità, della democrazia, della convivenza civile.

Il ministero sottolinea che la direttiva - coerentemente con le direttive internazionali ed europee e in conformità con le premesse culturali e le indicazioni della Costituzione italiana - propone una rilettura dei valori di cittadinanza, di democrazia, di legalità anche in considerazione dei cambiamenti sociali, culturali, economici, delle complessità che caratterizzano le società attuali e dei processi di innovazione e trasformazione che hanno investito i sistemi educativi di tutti i Paesi.

Nel riconoscere all'educazione alla legalità "una dimensione formativa trasversale ai saperi e una opportunità pragmatica che rafforza la capacità della scuola di interpretare e di intervenire sulla complessa realtà del mondo contemporaneo e comprenderne i problemi", la direttiva ribadisce il valore educativo dell'esperienza acquisita anche al di fuori dei sistemi di istruzione e formazione, valorizzando la dimensione formativa dell'interazione tra apprendimento formale e non formale. Essa va pero' costruita con la partecipazione degli studenti e delle famiglie e di tutti i soggetti dell'educazione.

La direttiva focalizza l'attenzione sulla partecipazione attiva dei giovani alla costruzione europea, alla comprensione delle diversità culturali delle società multietniche, al riconoscimento dei valori della libertà, dell' uguaglianza, della legalità, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la mafia, il razzismo, la xenofobia. Essa enuncia prevalentemente alcuni principi ma da' anche indicazioni in merito al Piano di Offerta Formativa, all'accoglienza, all'organizzazione della vita scolastica, alla valutazione, alla formazione del personale scolastico, all'associazionismo degli studenti e dei genitori, alla cooperazione europea ed internazionale.

Ad esempio, si suggerisce che "le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nell’ambito dell’autonomia e della pluralità delle sue forme, promuovano tutte le condizioni per far sì che la legalità e la democrazia siano una pratica diffusa nella comunità scolastica e nei processi di apprendimento" con l’obiettivo di formare cittadini aperti alle altre culture, capaci di gestire conflittualità e di operare scelte per l’affermazione dei valori di libertà e giustizia.

Inoltre "ogni scuola deve assumere l’impegno e la responsabilità dell’apprendimento di ciascuno studente e informare il suo operato alle regole della trasparenza, della partecipazione e del rispetto dei singoli" e vanno "promosse le capacità progettuali ed organizzative che le scuole svolgono anche in rapporto alle peculiarità territoriali e allo stretto collegamento con le famiglie, le autorità locali, il territorio nel suo complesso".

"L’ impegno interistituzionale per contrastare il disagio, l’ emarginazione, l’ esclusione, per rimuovere le situazioni a rischio con l’ obiettivo di promuovere il successo formativo per tutti e per ciascuno deve essere orientato a spezzare le maglie di quella 'ragnatela' di omertà e di ignoranza dalle quali l’ illegalità trae la sua linfa", mentre i giovani possono "partecipare alla vita scolastica con responsabilità e consapevolezza... esercitando diritti e doveri e intervenendo come soggetto attivo che con pari dignità rispetto a tutti gli altri soggetti della scuola" grazie alla recente normativa.

In definitiva, afferma la direttiva, "Trasparenza, flessibilità e partecipazione attiva devono caratterizzare qualsiasi scelta, compresa quella di suggerire eventuali adattamenti da apportare anche in rapporto alla valutazione dell’efficienza della struttura organizzativa, variabile fondamentale della qualità dell’offerta di ciascuna scuola. L'educazione alla legalità è premessa e dimensione trasversale dell’ intero percorso formativo e parte organica delle attività curricolari perché può costituire asse e condizione per la formazione di personalità critiche, autonome, pluralistiche... in grado di riconoscersi, definirsi, di vivere i valori della democrazia in modo consapevole trasferendone i principi nella pratica quotidiana".

Speciale diritti

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