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NEW del 12 ottobre
2005
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ONU
: rapporto su bambini uccisi , violentati e abusati Nel 2002 sono stati uccisi almeno 54.000 minori. Sono invece 223 milioni i minori costretti a rapporti sessuali piu' o meno pesanti, mentre 1,8 milioni di bambini sono stati coinvolti nel giro della prostituzione e della pornografia e oltre un milione e' stata vittima del traffico di persone. Sono infine fra 100 e 140 milioni le ragazze che hanno subito una mutilazione genitale. Sono le cifre della violenza sui bambini nel mondo contenute nel Rapporto del Segretario generale dell'ONU Kofi Annan presentato oggi dall'Unicef e dall'OMS. Lo studio conclude che la violenza contro i bambini "esiste in ogni Paese del mondo, trasversalmente attraverso la cultura, il livello, l'istruzione, il reddito e l'origine etnica" e spesso rimane nascosta e socialmente accettata, tanto che per tanti bambini e' una routine, dato che la maggior parte delle volte e' commessa da persone di cui i bambini si fidano, come genitori, parenti, maestri, datori di lavoro. Ma persino la legge autorizza alcuni trattamenti violenti. Ad oggi, ad esempio, solo 16 Paesi proibiscono le punizioni corporali in casa, mentre l'analisi su 21 Paesi ha rivelato che il 36% delle donne e il 29% degli uomini hanno riferito di essere stati abusati sessualmente durante l'infanzia. Ogni anno, poi, 275 milioni di bambini nel mondo assistono a episodi di violenza domestica. Anche le violenze perpetrate dagli insegnanti e dal personale scolastico includono violenza fisica, punizioni umilianti, violenze sessuali, bullismo. Punizioni corporali come picchiare o fustigare i bambini sono pratiche comuni nelle scuole di molti Paesi e sono solo 102 le nazioni che le vietano, anche se non sempre tale divieto risulta efficace. La violenza sessuale e di genere diretta prevalentemente contro le ragazze. Ad abusarne, insegnanti e compagni di classe maschi. Vittime sono pero' spesso anche gli omosessuali. I bambini affidati ad orfanotrofi o altre istituzioni di cura per disabili e sfortunati sono 8 milioni e sono spesso vittime di violenza, soprattutto da parte del personale. Altrettanto vale per i minori in carcere, circa un milione nel mondo, tantopiu' che in 77 Paesi le punizioni corporali sono consentite all'interno degli istituti di detenzione, mentre in almeno 31 paesi e' ammesso condannare i bambini a pene corporali come bstonature e fustigazione. Le bambine rischiano ulteriori abusi se sorvegliate da personale carcerario maschile. Sono infine 126 milioni di bimbi costretti ad attivita' lavorative rischiose mentre sono il doppio i lvoratori minorenni e quasi sei milioni di bambini sono sottoposti a lavori forzati o imposti per estinguere un debito. Anche in ambiente di lavoro non mancano violenze ed abusi di vario genere. Dati i risultati del rapporto, i massimi funzionari delle Nazioni Unite hanno sottolineato l'importanza di dare un seguito allo studio approfondito del segretario generale Kofi Annan sul problema delle violenze ai bambini, agendo sulla legislazione e le buone pratiche. L'esperto indipendente che ha preparato lo studio, Paulo Sérgio Pinheiro, ha detto alla stampa che sarebbe uno spreco se, dopo il vivace dibattito che ha visto la convergenza fra gli Stati membri, l'assemblea generale non potra' assicurare un seguito alla questione. Ha aggiunto, riferendosi alle raccomandazioni che riguardano dalla legislazione e le politiche di assistenza che occorre comunque dare risalto al primato della famiglia nelle vite dei bambini. Il direttore esecutivo del'Unicef, Ann Veneman, ha detto che - anche se gli obblighi legali riguardano gli Stati - occorre ripartire su tutta la societa' la responsabilita' di condannare ed impedire la violenza contro i bambini. ___________ NB:
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