Zidane
rivela : Materazzi avrebbe parlato di terrorismo
di Mauro W. Giannini
Materazzi avrebbe offeso le donne della famiglia di Zidane, con un riferimento al terrorismo. E' quanto emerso dalle scuse-accuse dello stesso Zinédine Zidane ieri sera su Canal Plus riguardo all'episodio che ha visto protagonista il celebre giocatore francese di origine berbera-algerina e religione islamica, il quale ha colpito con una testata il giocatore italiano Marco Materazzi durante la finale dei mondiali di Germania.
L'intervento di Zidane pone fine alla ridda di ipotesi fatte sui media e fra i giocatori di tutto il mondo riguardo alla frase dell'italiano che avrebbe scatenato la reazione del francese. Zidane si e' scusato con "i bambini e le persone che hanno visto", aggiungendo di essere sicuro che non si tratti di un gesto da fare e di volerlo dire "alto e forte perche' c'erano due o tre miliardi di telespettatori e milioni e milioni di bambini a guardare".
Tuttavia, Zidane ha detto di essere stato provocato, pur senza voler ripetere le esatte parole dell'italiano: "sono cose molto personali, che toccano la mamma e la sorella", parole ripetute piu' volte, e "le ascoltate una volta, le ascoltate due volte, e poi la terza volta...". Alla domanda dell'intervistatore che gli chiedeva se la realta' ricalcasse quanto desunto da giornali inglesi sulla base del parere di esperti della lettura labiale, e cioe' "tutti sanno che sei figlio di una puttana terrorista", Zidane ha pero' risposto di si'.
Relativamente all'inchiesta disciplinare disposta sull'incidente, il giocatore francese ha detto che il colpevole e' chi ha provocato e che andrebbe sanzionato.
Ma in una intervista al Corriere della sera il 'provocatore' Matarazzi nega di aver "fatto alcun tipo di riferimento alla religione, alla politica o al razzismo" ed esclude gli insulti alla mamma di Zidane: "Chi mi conosce sa che ancora oggi non riesco a parlare di mia madre senza che mi venga da piangere. L'ho persa a 15 anni e ancora oggi questa è una ferita aperta. Non insulterei mai nessuno tirando in ballo la mamma". Resta la sorella, chiede il giornalista, quindi la versione di Marco Materazzi "andando per esclusione" e' di aver insultato la sorella del francese.
Nel suo intervento su canal Plus Zidane ha fatto anche riferimento anche alla frase dell'esponente della Lega Nord Roberto Calderoli, secondo cui la squadra francese e' composta da "Neri, islamici e comunisti". Il capitano della squadra francese ha detto: "se il mio gesto ha scioccato, le frasi di questo esponente italiano sono piu' scioccanti e piu' gravi e fanno male. Sono peggio che una testata".
E il presidente algerino, in visita ufficiale in Europa, ha dichiarato che Zinédine Zidane "e' non solo Algerino, ma anche il miglior giocatore del mondo" e la solidarieta' del popolo algerino nei suoi confronti e' riaffermata. Tony Blair aveva espresso solidarieta' al popolo algerino, sottolineando che Zidane e' un giocatore "al limite della leggenda umana", aggiungendo che non si deve giudicare ma comprendere.
I messaggi degli utenti ai vari giornali on line del mondo arabo non esprimono pero' solo solidarieta' verso Zidane, ma spesso anche desiderio di vendetta nei confronti di Materazzi.
Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha scritto al presidente francese Jaques Chirac e al presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, chiedendo di "voler accogliere le scuse e i sentimenti di vivo rincrescimento che come italiano, democratico e cattolico invio a Lei ed alla Nazione che Lei rappresenta, per le volgari offese, anche di carattere razzista" rivolte "ingiustamente" a Zinedine Zidane, e definendo "una dura e giusta reazione da uomo d’onore, pur se sportivamente censurabile" il comportamento del francese.
Se la ricostruzione fatta da Zidane fosse corretta, al di la' della censurabile reazione del giocatore francese e della meschinita' dell'offesa arrecata, l'equivalenza islamico-terrorista sarebbe una ben triste conclusione per un mondiale che gli organizzatori avevano voluto caratterizare all'insegna dell'antirazzismo.
Speciale immigrazione e razzismo
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