NEW del 09 aprile 2006

 
     

Elezioni : irregolarita' e diritti negati , denunce in diverse città
di osservatoriosullalegalita.org

Schede per il Senato consegnate a minori di 25 anni, detenuti che non hanno potuto votare, SMS e telefonate che pubblicizzavano una data lista, bombe molotov e allarmi per ordigni e contestazioni per il crocifisso nel seggio sono solo alcuni degli episodi segnalati durante la prima giornata elettorale.

A Genova alcuni elettori coniugati a cittadini di altri Paesi comunitari, e quindi con residenza all'estero, hanno dichiarato di non aver potuto votare perche' e' stata loro opposta la mancanza di un documento di cui non conoscevano l'esistenza e che mai in passato e' stato richiesto loro di presentare, attestante che non avevano esercitato il diritto di voto dallo Stato estero.

In alcune sezioni di Roma sarebbero state consegnate schede di votazione per il Senato anche a ragazzi di eta' inferiore ai 25 anni. Lo denuncia la Rosa nel pugno, che nota come i voti non potranno poi essere distinti dagli altri. Una segnalazione e' stata fatta all'ufficio elettorale del ministero dell’Interno. Alcuni candidati della Rosa nel pugno denunciano poi il rifiuto da parte delle autorita' di un carcere toscano di permettere il loro ingresso per il voto.

L'articolo 48 del DPR 30 marzo 1957, n.361, dice che “(…)I candidati possono votare in una qualsiasi delle sezioni della circoscrizione dove sono proposti, presentando il certificato elettorale (…)” e molti candidati radicali hanno approfittato della legge in questa e passate tornate elettorali. Tuttavia a due di essi e' stato impedito l'inresso nel carcere dopo una lunga attesa e nonostante un previo avviso. I due stanno valutando le eventuali azioni legali nei confronti dei responsabili.

I radicali lamentano anche che presso il carcere di Regina Coeli hanno potuto votare, e per un tempo limitato, solo i detenuti che avevano fatto apposita domanda, cioe' una esigua minoranza. Gli esponenti del partito hanno chiesto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di intervenire immediatamente per tentare di correggere in extremis - in quel carcere ed in altri dove fosse applicata una simile regola - una situazione che si configura come una grave violazione dei diritti civili e politici delle persone detenute che non abbiano perso il diritto di voto.

I Verdi segnalano invece telefonate propagandistiche ad urne aperte in varie citta' d'Italia per le quali chiedono che si attivino il Garante per la Privacy e l'Autorità di garanzia per le Telecomunicazioni. Segnalati anche tentativi di comprare il voto in diversi seggi campani. Il presidente dei Verdi ha inviato una lettera al Prefetto di Napoli Renato Profili per informarlo, affinche' possa assumere tutte le iniziative opportune per evitare interferenze ed inquinamenti nel regolare svolgimento delle elezioni.

Bottiglie incendiare sono state lanciate intorno alle tre del mattino contro un seggio a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, ma poi i Carabinieri hanno individuato un ordigno piu' potente. Le prime indagini porterebbero alla pista anarchica. I Carabinieri hanno fatto l'ipotesi che gli attentatori volessero attirare fuori gli agenti della Guardia di finanza che presidiavano al seggio.

Nel pomeriggio, invece, allarme in una scuola della Bassa Bergamasca per un volantino a firma Falange Armata trovato da un elettore. Il foglio minacciava di lanciare una bomba contro il Comune e fare strage di extracomunitari in caso di vittoria el centrosinistra e invitava a cercate un ordigno che non e' pero' stato trovato dagli artificieri intervenuti prontamente.

Alle 22, quando i seggi hanno chiuso, avevano votato il 66.5 % degli aventi diritto. Domani si vota dalle 7 alle 15.

Speciale elezioni 2006

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