NEW del 29 dicembre 2005

 
     

Antitrust avvia preistruttoria su conflitto interessi Lunardi
di red

L'autorita' antitrust ha avviato una pre-istruttoria su un eventuale conflitto di interessi da parte del ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi. Lo ha reso noto nella sua relazione semestrale sull'attivita' di controllo nell'ambito della legge sul conflitto d'interessi dei titolari delle cariche di governo.

L'accertamento riguarda possibili atti in conflitto di interessi del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti "in relazione a societa' che fa parte del patrimonio della famiglia del Ministro e che opera in settori strettamente correlati con le attribuzioni di detto dicastero". La societa' Rocksoil della moglie e dei figli del ministro non e' citata, ma recentemente la questione e' stata sollevata in occasione della vicenda della TAV in Val di Susa.

L'articolo 3 della legge sul conflitto d'interessi stabilisce che sussiste situazione di conflitto "quando il titolare di cariche di governo partecipa all’adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in una situazione di incompatibilita'... quando l’atto o l’omissione ha un’incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate, secondo quanto previsto dall’articolo 7 della legge 10 ottobre 1990 n. 287, con danno per l’interesse pubblico".

In base allo stesso articolo era stato avviato nei giorni scorsi un procedimento per il possibile conflitto di interessi derivante dalla politica del governo dei finanziamenti erogati per l'acquisto dei digitali terrestri che avrebbe avvantaggiato una societa' indirettamente controllata da un parente entro il 2° grado del Presidente del Consiglio. Si tratta del maxiemendamento alla legge finanziaria 2006, che prevede un contributo di dieci milioni di euro a sostegno dell’acquisto di decoder del digitale terrestre.

In questo caso il procedimento e' nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, di Paolo Berlusconi e di Mediaset, per presunta violazione degli articoli 3 e 6 della legge e si concludera' entro il 15 febbraio 2005.

Speciale etica e politica

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