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NEW del 20 ottobre
2005
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Unione
Camere penali su Corrado Carnevale : e' ingiustizia La giunta dell'Unione Camere Penali ha commentato negativamente la decisione approvata a stretta maggioranza dal CSM di non reintegrare in magistratura Corrado Carnevale a seguito delle nuove norme volute dal governo Berlusconi che gli avrebbero permesso di assurgere a ruoli dirigenziali. A giudizio dell'avvocatura penale, "dopo essere stato messo all’indice per la sua giurisprudenza, attenta alle regole ed ai principi ma sgradita ai cultori del fine che giustifica i mezzi così ben rappresentati in seno al CSM; dopo essere stato ingiustamente inquisito e costretto a dimettersi dalla magistratura; dopo una lunghissima battaglia giudiziaria che lo ha, infine, visto assolto dalle ingiuste accuse, l’ex primo presidente della Corte di Cassazione riceve oggi l’ultima cavillosa ingiustizia". Secondo le Camere penali, sulla riforma dell'ordinamento giudiziario e sulla ex-Cirielli sostanzialmente invece in linea con le critiche dell'ANM, "la vicenda del giudice Carnevale, ancor più dopo questa decisione, continua ad essere una delle pagine più nere della storia giudiziaria italiana". L'Unione Camere penali manifesta stima e solidarieta' "al giurista di valore, al magistrato al di sopra delle parti, al cittadino privato dei suoi diritti" e commenta che "l’esito odierno, lungi dal dimostrare che Corrado Carnevale non ha diritto a far parte della magistratura, finisce solo per confermare che le logiche che si affermano all’interno del CSM sono estranee alla giustizia". ___________ NB:
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