NEW del 06 ottobre 2005

 
     

ICI : abolita per immobili Chiesa anche se ad uso commerciale
di red

Polemiche per la decisione contenuta nell'articolo 6 del ddl sulle infrastrutture approvato ieri al Senato e riguardante l'abolizione dell'ICI sugli immobili della Chiesa anche quando questi siano adibiti ad uso commerciale.

Si prevede che l'esenzione "si intende applicabile anche nei casi di immobili utilizzati per le attivitą di assistenza e beneficenza, istruzione, educazione e cultura... pur svolte in forma commerciale se connesse a finalitą di religione o di culto".

La commissione Bilancio aveva in precedenza dato parere negativo ad un emendamento del sen. Lucio Malan, di Forza Italia, che mirava ad estendere questo privilegio a tutte le confessioni riconosciute dallo Stato.

L'opposizione lamenta come il governo sottragga risorse agli enti locali per favorire la Chiesa cattolica. In rivolta i Comuni, che si vedono defraudati di una entrata a volte consistente. Secondo Enrico Morando, dei DS, solo per Roma ci sara' un perdita di 5 miliardi l'anno.

Si ripropone la controversa questione del privilegio accordato alla Chiesa cattolica, gia' esistente nel caso degli insegnanti di religione assunti dalla pubblica amministrazione, e dell'8 per mille, che le altre confessioni riconosciute percepiscono solo ove esplicitamente indicate dai contribuenti nella denuncia dei redditi, mentre al Vaticano va anche una parte consistente della quota non assegnata.

Per coincidenza, fa rilevare l'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti, si e' conclusa proprio ieri una tappa del dibattito sulla scuola islamica di Milano che aveva suscitato tante polemiche anche per l'inadeguatezza dei locali: "dall'entrata in vigore della legge, le scuole cattoliche avranno una marcia in piu', cioe' un interessante sgravio delle spese".

Speciale crocifisso nelle aule

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