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NEW del 17 settembre
2005
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Carovana
antimafia : presentato programma internazionale È stato presentato ieri presso il Circolo della Stampa di Milano il programma internazionale della XII edizione della Carovana antimafie. La Carovana prenderà il via simbolicamente il prossimo 20 settembre da Bari e, a seguire, dal cimitero di Gagliano del Capo (LE), dove sono sepolti gli immigrati annegati nel canale di Otranto, e si chiuderà il 16 dicembre in Sicilia, a Catania. L'iniziativa avrà come filone conduttore quello dello sfruttamento della manodopera da parte del caporalato criminale cui solo una forte consapevolezza dei diritti e della dignità di ogni essere umano puo' porre un argine. La Carovana coinvolgera' l'Albania, con le tappe di Tirana e Berat (21/22 settembre), la Serbia Montenegro il 24 a Leskovac, la Bosnia Erzegovina il 26 e il 27 settembre, nelle città di Prijedor e Zavidovic e fara' rientro in Italia dal Friuli per proseguire nelle diverse regioni italiane. Altre puntate all’estero sono previste a Ginevra in Svizzera (21 ottobre) e in Francia, dove la Carovana sarà dal 3 al 7 dicembre, con iniziative a Bastia, Aiaccio, Grasse e Aubagne, ed in Marocco il 9 dicembre. Nata in Sicilia nel 1993, dopo le stragi in cui morirono Falcone e Borsellino, l'iniziativa promossa da Libera, Arci e Avviso pubblico ha via via coinvolto associazioni, singoli cittadini, esponenti della cultura e dell’ informazione, della politica e delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell’ordine, con lo scopo di far maturare una cultura di partecipazione e di legalità, che gli organizzatori reputano "unico antidoto al sentire mafioso e alle collusioni criminali". Giovanni Negri, presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, ha ricordato ieri il tributo che il mondo dell’informazione ha versato nella lotta alla criminalità organizzata, citando Mauro De Mauro, Giancarlo Siani e Peppino Impastato, simboli di una informazione schierata contro la prepotenza criminale. Lorenzo Frigerio, referente di Libera per la Lombardia, ha invece posto l’accento sulla "potenza attuale delle mafie che, apparentemente sconfitte - tanto da essere uscite dall’elenco delle priorità inserite nell’agenda della politica - hanno invece esteso il loro raggio d’azione fino a diventare uno dei lati oscuri dei processi di globalizzazione in atto". Ecco allora la necessità "di alzare un grido forte contro l’indifferenza" e ricordare che il cambiamento è possibile e la lotta alle mafie non è una "lotta persa". ___________ NB:
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