Israele : violenze dopo ritiro da Gaza , ma si parla di programmi
di Mauro Giannini

Esplosione di violenze in Israele dopo l'evacuazione delle 25 colonie nella striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Un raid dell'esercito israeliano in una casa nel campo di rifugiati di Tulkarem ha portato ad uno scontro a fuoco con militanti islamici all'interno e all'esterno, e 5 di questi ultimi sono stati uccisi. Fra questi, secondo i militari, vi sarebbero stati importanti leader della Jihad islamica responsabili per gli attacchi suicidi a Tel Aviv in febbraio e Netanya in luglio, nel quale morirono 4 civili israeliani.

A Gerusalemme, invece, due giovani israeliani sono stati feriti da un Palestinese con un coltello nella citta' vecchia in quello che e' stato il primo incidente nella citta' santa fra Israeliani e Palestinesi dall'inizio delle operazioni di ritiro da Gaza. Una delle vittime e' morta successivamente per le ferite riportate, mentre l'assalitore e' scappato. I due israeliani feriti sarebbero giovani ebrei ultraortodossi.

Intanto il ministro della difesa israeliano, Shaul Mofaz, ha reso noto che l'esercito israeliano lascera' la striscia di Gaza verso meta' settembre. "Non abbiamo ancora completato il ritiro da Gaza - ha detto Mofaz ieri alla radio dell'esercito israeliano". Anche se tutti i coloni sono stati evacuati, infatti, sono in atto adesso le operazioni di smantellamento delle case.

Israele ha anche raggiunto un accordo di massima con l'Egitto sullo spiegamento di guardie egiziane lungo il confine con la striscia di Gaza. Lo ha annunciato oggi un responsabile israeliano. Restano ora i passaggi istituzionali per la formalizzazione dell'intesa.

Speciale pace e diritti umani

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