Gaza : governo vota si' ad ultima fase ritiro forzato
di red

Il consiglio dei ministri israeliano ha approvato l'ultima fase del ritiro da Gaza, cioe' l'evacuazione delle tre colonie nel nord della Striscia (Dugit, Nissanit, Elei Sinai). Solo quattro ministri hanno votato contro. Questo voto consente all'esercito israeliano di operare lo sgombero forzato.

Terminato il riposo del sabato, migliaia di soldati dell'esercito stanno gia' proseguendo oggi lo sgombero delle colonie di Gaza con l'evacuazione di Katif, Slav e Atzmona, nel sud, e Eley Sinai, nel nord della striscia di Gaza, mentre domani sara' liberato l'insediamento di Netzarim. Fra l'altro le truppe hanno trovato ad accoglierle bare con la scritta "per chiunque espella un Ebreo dalla sua casa".

All'entrata principale di Katif coloni refrattari avevano incendiato pneumatici, taniche e altri oggetti che levavano nel cileo un denso fumo nero. Decine di soldati hanno aggirato la barriera. Ad Atzmona e Shalev si trovano ancora coloni che resistono all'evacuazione, anche se i soldati, con equipaggiamento leggero, sono entrati comunque nelle piccole colonie.

Complessivamente con l'operazione di oggi lasceranno le loro case circa 9.000 coloni. Sabato le autorita' di Tel Aviv parlavano gia' di un 85% delle colonie sgomberate, mentre il primo ministro Ariel Sharon ha tacciato di hooliganismo la resistenza violenta allo sgombero.

Un inviato USA in Palestina - dove le prossime elezioni legislative sono state fissate per gennaio prossimo - per incontrare il presidente dell'ANP ABu Mazen, ha commentato che il ritiro da Gaza ravviva il progetto della Road Map.

Speciale pace e diritti umani

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