NEW del 03 luglio 2005

 
     

Afghanistan : giornalisti minacciati e censurati
di red

Crescono le minacce nei confronti dei giornalisti nel travagliato Afghanistan. Secondo un rapporto di Internews Afghanistan, gli operatori dei media sono contrastati, nello svoloìgimento della propria professione, sia dai signori della guerra sia dai funzionari dello Stato.

Il 54% dei giornalisti della radio hanno ricevuto intimidazioni durante la copertura delle elezioni presidenziali e parlamentari. Le minacce andavano dalle violenze fisiche alla promulgazione di leggi censorie sulla stampa.

Il 70% di queste minacce provenivano dai signori della guerra (e della droga) e dalle autorita' locali (il paese e' diviso in province che godono di una certa autonomia).

Il rapporto rivela anche che il 60% dei media afghani (radio, TV e stampa) sono gestiti da volontari che non sono stipendiati. La meta' delle stazioni radio indipendenti opera grazie ai proventi della pubblicita'.

Dei 120 giornalisti intervistati, la stragrande maggioranza ha detto che la nascita dei nuovi media ha creato pero' un'atmosfera di pluralismo ed accresciuto l'abilita' e la capacita' dei cittadini di controllare la trasparenza del modo in cui sono governati.

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