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NOTIZIARIO del 02
febbraio 2005
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Iraq
: Hakim pensa di aver vinto , chiesta all' Onu revoca sanzioni Abdul Aziz al Hakim, il leader della lista sciita che fa capo all'Ayatollah Ali al Sistani, ha annunciato ieri una vittoria travolgente nelle elezioni di domenica. Hakim ha detto "sappiamo che la maggior parte dei voti e' andata alla nostra lista", ma ha aggiunto che per la ricostruzione dell'Iraq occorre anche il contributo dei Sunniti. Gli Sciiti, il 60% dei 24 milioni di iracheni, hanno votato in massa nelle elezioni per il parlamento transitorio, molto partecipate anche dai Curdi - che costituiscono il 20% della popolazione - ma in buona parte boicottate invece dai Sunniti. Anche la lista dell'attuale premier ad interim Iyad Allawi - per molte ore data testa a testa con quella di Al Sistani - e' di ispirazione sciita. Non si conosce comunque ancora il risultato ufficiale del voto: il presidente della commissione elettorale indipendente ha preannunciato che per i risultati occorrera' qualche giorno. Un funzionario della commissione ha detto che in 24 ore al Centro nazionale di Baghdad - che ha cominciato ieri lo scrutinio - sono state scrutinate circa 11.000 schede. Per motivi di sicurezza al centro nazionale per lo spoglio e' giunto ad oggi solo un terzo delle urne. Nel frattempo sono tornati nelle edicole dopo il fermo elettorale i giornali di Baghdad, che esprimono entusiasmo e speranza per la partecipazione al voto e per il dopovoto. Molti sentono l'Iraq come una nazione nuova. Sebbene il presidente iracheno ad interim Ghazi al Awar abbia chiesto alle truppe occidentali di restare ancora in Iraq, prolungando di fatto lo status quo, l'ambasciatore dell'Iraq presso l'ONU, Samir Sumidae ha detto alle Nazioni Unite che "il Consiglio di Sicurezza dovrebbe svincolare l'Iraq dall'eredita' di Saddam" revocando le sanzioni tuttora in atto.
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