NEW del 28 ottobre 2005

 
     

Jaana : vita dentro e fuori del carcere guardando al futuro
di red

Anteprima mondiale, ieri, per il docufilm di Paolo Costella 'Jaana', un cortometraggio che racconta mondo delle carceri aperte finlandesi attraverso la vera storia di una detenuta.

"Sono andato in Finlandia per capire. - racconta l'autore - Avevo letto sulla stampa internazionale del sistema carcerario che contemplava prigioni aperte. Volevo capire come questo sistema era possibile, quali insidie nascondeva, se davvero funzionava. Ho visitato tante carceri, chiuse e aperte, più o meno efficienti, ordinate, severe. Ho incontrato tanti detenuti che mi hanno raccontato la loro storia e quanto erano felici di vivere in una struttura aperta".

"Eppure non riuscivo ancora a capire. - spiega Costella - Finché ho incontrato Jaana. Jaana ti guarda negli occhi. I suoi grandi occhi azzurri sono rimasti quelli spauriti ed entusiasti di una bambina. Jaana aveva nove anni quando, insieme al fratellino di otto, maneggiando un'arma, uccisero un ragazzino. Da quel giorno ha vissuto nell'inferno della violenza, del carcere, della droga. Poi ha conosciuto Timo, se ne è innamorata, si sono sposati. Oggi quegli stessi occhi guardano, per la prima volta, al futuro".

Fotografato da Stefano Pancaldi e musicato da Francesco Gazzara, il film e' stato girato in alcune carceri finlandesi e proiettato per la prima volta in Finlandia. Inizia con la storia quotidiana di una donna che apparentemente fa la spesa come tutte le altre, ma via via che il film prosegue ci si accorge che Jaana, 42 anni, vive in carcere, come gli ospiti di altre 19 prigioni aperte finlandesi, dove le guardie non hanno armi.

I "detenuti" lavorano, guadagnano, si pagano vitto e alloggio ma devono solo registrare la propria presenza alle guardie tre volte al giorno. Se toccano droga o alcool vengono immediatamente rispediti in un carcere chiuso. In oltre dieci anni da che esiste il sistema in Finlandia pochissimi detenuti sono scappati e la maggior parte di quelli che ha finito di scontare la pena non ha più commesso reati.

Ma, sottolineano gli autori, "la nostra non è un'inchiesta sul sistema carcerario. E' la storia di Jaana.... Jaana e Timo si incontrano. Vanno nel loro appartamento. Raccontano il loro amore. Il presente ed il futuro che stanno progettando insieme. Il lavoro, la casa, il desiderio di avere un figlio. Parlano di odio, vendetta, senso di colpa, perdono. Anche a chi crede che tutto ciò sia sbagliato e che loro non si meritino tanto".

Ma guardando gli occhi di Jaana il regista si e' reso conto che "Nel carcere aperto sta imparando come ci si comporta non solo dentro, ma anche fuori. E così anch'io finalmente ho capito. Che Jaana ce la può fare".

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