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da Legambiente Valsusa

Sul quotidiano IL GIORNALE sono apparse alcune dichiarazioni del Dottor Coccolo, Direttore dell'Agenzia REGIONALE prevenzione Ambientale (ARPA) che sembrerebbero minimizzare i rischi relativi alla presenza di materiali pericolosi presenti nelle viscere delle montagne valsusine.

Come Legambiente Valsusa ci occupiamo da anni della futuribile nuova linea Lyon-Milano (la Lyon-Torino in realtà non esiste)e dei rischi connessi alla sua realizzazione. Documentiamo sempre la nostre posizioni solo con dati ufficiali: studi progettuali di LTF ed RFI o altri studi documentabili.

Abbiamo valutato ed apprezzato lo studio dell'Università di Siena realizzato per RFI sulla presenza di serpentiniti AMIANTIFERE nelle montagne della bassa valle e contemporaneamente abbiamo ottenuto analisi dalla stessa ARPA sull'esistenza a Venaus e nel massiccio d'Ambin di consistente presenza di ossidi di URANIO contenenti l'isotopo 238).

Noi documentiamo sempre quello che diciamo, per non creare inutili allarmismi ma anche per non sottovalutare i rischi esistenti. Abbiamo sempre molto apprezzato l'attività scentifica di analisi svolta dall'ARPA. Non altrettanto pronta e puntuale è però risultata quella decisonale, più politica, conseguente alle analisi effettuate.

Temiamo che l'ingerenza politica, e la stessa nomina di natura regionale dei vertici di questo ente (Agenzia Regionale) possano in qualche modo influire sulla vicenda in corso in valle di Susa. Ad ulteriore chiarimento esemplificativo di ciò che diciamo citiamo la vicenda dell'inquinamento da Policlorobifenili e Diossine avvenuta in valle negli anni. Alle analisi puntuali sul territorio non sono seguite azioni politiche.

Insomma, i numeri riguardanti le analisi sono corretti e chiari ma i successivi commenti volutamente risultano invece confusi e probabilmente condizionati.

La storia si sta ripetendo?

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