Dichiarazioni
di Berlusconi sulla guerra in Iraq : varie letture
da
Domenico Ciardulli
La dichiarazione di Berlusconi sulla guerra in Iraq è solo propaganda? La sortita mediatica del Presidente del Consiglio sulla sua contrarietà alla guerra in Iraq ha, in qualche modo, sorpreso sia l'opinione pubblica internazionale, sia l'opposizione. Il "Los Angeles Time" ha interpretato negativamente la dichiarazione, definendola una bugia dovuta alle difficoltà del Presidente del Consiglio di affrontare una difficile rielezione.
Nessuno sembra però aver ipotizzato una lettura diversa da quella del politico opportunista. Eppure, il "Ciagate", con tutto il suo triste contorno di personaggi corrotti infiltrati in posti chiave di potere, è un classico esempio di come i livelli di conoscenza di ciò che accade seguono un doppio binario: una verità dichiarata, preconfezionata e propinata all'opinione pubblica e una verità che viene tenuta nascosta.
La verità dichiarata e la manipolazione delle notizie sono spesso lo strumento privilegiato utilizzato da personaggi potenti, privi di scrupolo e colti da aspirazioni di onnipotenza, incuranti del serio pericolo che dal loro operato potrebbe nascere per le sorti di interi popoli e della stessa Umanità. Il SISMI sicuramente saprà molte più cose di noi sul Virus dell'aviaria, sulle minacce reali che gravano sull'Italia per effetto della presenza di militari italiani a Nassirjia.
Forse queste dichiarazioni a sopresa del Presidente del Consiglio sono, come qualcuno ha detto, una semplice strategia elettorale. Speriamo sia così. Ma non è da escludere, di questi tempi, l'ipotesi che le dichiarazioni di Berlusconi e le modalità della sua comunicazione mediatica possano nascondere qualcos'altro, forse un segnale in codice e una presa di posizione pubblica, in risposta a qualcosa di molto grave che non viene detto per non creare allarme.
A mio avviso, la delicatezza della situazione internazionale impone a noi tutti di scuoterci dal "torpore" confidando in una maggiore responsabilità e professionalità degli operatori dell'Informazione.
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