NEW del 12 ottobre 2005

 
     

Informazione : solo per oggi il disagio in TV
da Domenico Ciardulli

La riforma elettorale avrà certamente la sua importanza, così anche la salute del nipote di Agnelli. Altrettanto importante è la caviglia distorta del Presidente del Consiglio che ieri è inciampato durante la seduta parlamentare.

Ma la cosa che più mi ha colpito è il gesto suicida dell'insegnante in pensione che stava per perdere la sua casa. Questo tragico episodio è, a mio avviso, la punta di un iceberg gigantesco.

Il prof. Barbu, dopo aver scritto il suo messaggio di scuse alla moglie, si è gettato dal sesto piano del suo appartamento, rompendo l'apparente indifferenza generale sui drammi sociali dolorosi che tanti cittadini vivono silenziosamente tra le mura domestiche. In questo caso si tratta della dignità violata di un cittadino che viene sfrattato nel momento più fragile e delicato della sua vita, dopo un'intera esistenza dedicata allo Stato per la formazione delle nuove generazioni.

Credo che la crescita del disagio reale nascosto che si espande nel paese, in seno alle famiglie, sia purtroppo rimossa o minimizzata dalla grande ipocrisia della realtà virtuale. L'impressione è che ci sia una corsa, tra chi ha grandi e piccole responsabilità di governo della cosa pubblica, ad apparire virtualmente diligente e bravo. Chi riesce ad accaparrarsi, per abilità o per potenza economica, il favore dei mass media probabimente si ritiene saldo ed efficiente sul suo scranno di eletto.

Faccio un esempio che vale anche per altre città e situazioni: L'operazione di Volontariato "Nonna Roma" è stata una grande esercitazione mediatica che, indubbiamente, avrà avuto un suo piccolo impatto positivo su una fascia di anziani romani ma ha moltiplicato il rendimento di immagine di assessori e sindaco in maniera sproporzionata rispetto alla situazione reale di Roma e ai problemi sociali che rimangono gravi e irrisolti.

Gli sfratti forzati di persone senza possibilità, il disagio minorile nelle tante famiglie disgregate, le politiche di esclusione sociale dei senza fissa dimora, l'emarginazione degli alunni disabili, la solitudine degli anziani non autosufficienti e di quelli con pensione sociale minima, la condizione difficile degli operatori sociali privati della dignità di un regolare contratto di lavoro.

Sono tutti temi che rimangono ferite reali aperte ma che solitamente scompaiono dall'attenzione mediatica fino a quando fatti tragici di cronaca, come quello del suicidio del prof. Barbu, non li fanno riemergere.

Auguriamoci una presa di coscienza e un cambiamento di rotta di chi occupa ruoli di responsabilità perchè si abbia il buon gusto di togliersi dalle telecamere ed entrare con discrezione nei quartieri e nelle case per dare una mano alla città reale.

Speciale disastrStato

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