Gli amici degli amici , incarichi e consulenze
da Vincenzo Mazzacane

La nomina di dirigente, con contratto blindato, al Consorzio dell'Acquedotto Pugliese di un fedelissimo dell'uscente Presidente della regione Puglia Vito, lunedì pomeriggio 6 aprile, subito dopo aver capito che la massima poltrona regionale era in pericolo, è solo un esempio di come il nepotismo post moderno stia prendendo piede in Italia.

Intendiamoci bene, niente di nuovo sotto il sole, solo che 'prima' le cose venivano fatte con più, diciamo, stile, si aveva più timore dell'opinione pubblica, diciamo che i giornalisti erano più liberi di criticare questo o quel politico, senza temere per il proprio posto di lavoro. Ora la garanzia di non finire in prima pagina in un fondo deleterio è assicurata dal fatto che l'assegno dello stipendio del giornalista è firmato dal 'compare' del politico o, addirittura, dallo politico stesso.

Emblematico è il risultato, provvisorio, di un'inchiesta della magistratura sulle consulenze del Ministero di Grazia e Giustizia: l'attuale Guardasigilli è sospettato per 45 consulenze, miliardarie (vecchio conio), facili e anche altri due ex Ministri dello stesso Dicastero per altre 5. Il trend è preoccupante.

Mentre negli uffici dei Tribunali d'Italia gli operatori si devono autotassare per comprare la carta e i toner per le fotocopiatrici oppure, per carenza di personale, le pratiche si accumulano preocupantemente mettendo a rischio prescrizione migliaia di cause, in altri 'lidi' si scialacqua per compiacere gli amici del collegio elettorale.

Invochiamo lo Spirito Santo, in missione a Roma in queste ore, di non allontanarsi troppo per illuminare la nostra Classe Dirigente, ma temo che sia un compito arduo anche per Lui.

Speciale Giustizia

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