NOTIZIARIO del 12 aprile 2005

 
     

La grave situazione del mezzogiorno e l'agente colpito
da Massimiliano Trematerra

Mezzogiorno: la situazione è, ormai, degenerata quasi del tutto. I mali sociali si sono diffusi in maniera capillare, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della comunità.

Questa è certamente la spia di una morte imminente e le forze politiche non hanno fatto nulla per sovvertire questo triste destino.

Il Sud è agonizzante e la sua patologia è talmente grave da aver persino scardinato l'efficacia di quel potere mediatico sul quale Berlusconi riteneva di poter fondare un altro successo elettorale.

La malattia del Meridione ha aperto gli occhi e gettato luce sulla verità. Risposte assenti da parte di chi detiene il potere. Tradimenti rispetto alle promesse fatte.

Il destino della comunità del Meridione di Italia assomiglia tanto al destino di un uomo, messo in croce a Gerusalemme per l'avidità e la brama di chi gestiva il potere.

Allo stesso modo, ogni morto ammazzato è figlio di Dio e nella sua qualità di figlio, condivide quest'amaro destino.

Questa è l'Italia! Questi gli ideali dei patrioti che hanno voluto segnare il territorio del tricolore della speranza.

Ancora sangue innocente versato in uno stadio del salernitano, ove la furia popolare si è scagliata, questa volta, contro un giovane agente delle forze dell'ordine.

Si rifletta!


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