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NEW del 25 aprile
2005
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Atto
di resa dei Tedeschi a Genova Piero Stagno ci segnala questi documenti - l'atto di resa dei Tedeschi a Genova e la motivazione della medaglia d'oro alla citta' - preceduti da un suo commento. Pubblichiamo volentieri. "Nessuno
né sui giornali né alla televisione mi pare che abbia fatto rilevare che
Genova è stata l'unica città d'Italia (e forse d'Europa) a costringere
un generale tedesco a firmare la resa a dei civili e quando gli Americani
arrivarono la mattina del 27 aprile era tutto fatto e le ultime colonne
di tedeschi prigionieri stavano sfilando giù per Via XX settembre. Atto di
resa: è s t a t o c o n v e n u t o : 1) Tutte le Forze Armate Germaniche di terra e di mare alle dipendenze del Sig. Generale Meinhold si arrendono alle Forze Armate del Corpo Volontari della Libertà alle dipendenze del Comando Militare per la Liguria. 2) La resa avviene mediante presentazione ai reparti partigiani più vicini con le consuete modalità ed in primo luogo con la consegna delle armi. 3) Il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si impegna ad usare ai rpigionieri il trattamento secondo le leggi internazionali, con particolare riguardo alla loro proprietà personale e alle condizoni di internamento. 4) Il Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria si riserva di consegnare i prigionieri al Comando Alleato Anglo-Americano operante in Italia. 5) La resa avrà decorrenza dalle ore 9 del giorno 26 aprile 1945. Fatto in quattro esemplari di cui due in italiano e due in tedesco. Remo Scappini
/ Meinhold --- La motivazione della Medaglia d'oro a Genova: Amor di patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animarono la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio è una fulgida gemma all'aureo serto di gloria della "Superba" Repubblica marinara. I milleottocentosessantatre caduti il cui sangue non è sparso invano, i duemiladuecentocinquanta deportati il cui martirio brucia ancora nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla città martoriata e che infervorò i Partigiani del massiccio suo Appennino delle impervie valli, tenute dalla VI zona operativa a proseguire nella epica gesta, sino al giorno in cui il suo Popolo suonò la diana dell'insurrezione generale. Piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il Porto, le Industrie, l'Onore. Il valore, il sacrificio e la volontà dei suoi Figli ridettero alla Madre sanguinante la concussa Libertà e dalle sue fumanti rovine è sorta nuova vita santificata dall'eroismo e dall'olocausto dei suoi Martiri. 9 settembre 1943 - aprile 1945 .
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