NEW del 25 ottobre 2005

 
 
       
 

Stipendi dei parlamentari : la vera riduzione
di Rodolfo Roselli*

Qualche anno fa, in differenti occasioni, ebbi l'opportunità di parlare personalmente con diversi parlamentari, suggerendo loro di prendere in considerazione la proposta di ridurre consistentemente le remunerazioni di tutti gli uomini politici, impegnati nelle istituzioni. Questo mio suggerimento, nasceva dalla convinzione che, in questo modo, si sarebbe potuta ridurre la spaccatura di credibilità, tra partiti e pubblico e che, per ragioni di giustizia sociale, non era concepibile che lo stipendio medio annuo di un impiegato fosse equivalente allo stipendio mensile di un qualsiasi politico. Avrei preteso molto di più, ma come primo passo, già sarebbe stato un buon segnale.

Tutti dimostrarono un notevole disagio nell'affrontare questo argomento, o cercarono di cambiare discorso, oppure, in modo più o meno gentile, mi tacciarono di essere un qualunquista, un demagogo, un populista, un rompiscatole, da non prendere in considerazione. Oggi, nella finanziaria 2006 all'art.15, viene proposta una riduzione del 10% di questi emolumenti, ed è stato stimato che questa, porterebbe un risparmio di circa 200 milioni di euro. Attenzione,una cifra arrotondata per eccesso ,e che sicuramente in pratica sarà minore.

E' evidente che, questa proposta, ha un effetto d'immagine notevole ma, oltre ad essere assolutamente insufficiente, è demagogica e strumentale perché, guarda caso, viene avanzata in piena campagna elettorale. Ma il dieci per cento degli stipendi, è una presa in giro, perché la busta paga, che sovente sventolano i nostri politici, è solo una piccola parte di quanto in realtà incassano, direttamente e indirettamente, e quindi il 10% è veramente un' inezia. Tuttavia queste buste paga, in totale, equivarrebbero già a 2 miliardi di euro, e questo lo ammettono loro.

Ma la riduzione non solo è minima, ma è una beffa, perché non si applica sul totale percepito, ma solo sulla indennità attuale. E' una goccia nel mare, se raffrontata ai costi della politica , sostenuti dalle istituzioni interessate. Tra indennità, vitalizi e rimborsi, nel 2005 la Camera prevede di spendere 291 milioni di euro e il Senato 153,6 milioni. Per non parlare dei trasferimenti ai gruppi parlamentari e ai rimborsi elettorali ai partiti, rispettivamente circa, 100 milioni per la Camera, 40 milioni per il Senato. Ebbene tutte queste spese ammonterebbero a circa 600 milioni, e lo Stato, con la Finanziaria pensa di risparmiare 15,3 milioni, cioè il 2,55 %. Altro che 10 %!

Vediamo allora come questi parlamentari, con la nuova finanziaria diventerebbero ……… dei morti di fame. Mi riferisco semplicemente a cifre pubblicate sulla stampa e mai smentite. Le cifre delle quali disponiamo sono ben peggiori. Oggi il totale percepito lordo, da un deputato all'anno ,è 250.627 euro, a questi aggiungiamo i rimborsi viaggio, 15.980 euro/anno, e non contiamo la valanga di benefit. Ma la riduzione annunciata, riguarda solo la parte indennità, che passerebbe da 149.212 a 134.290 ,cioè riduzione di 14.921 euro. Quindi il totale percepito, passerebbe da 266.607 a 251.686, il che significa una riduzione del 5,6 %. Capito il trucco dei furbastri? Analogamente, anzi in misura più scandalosa, la riduzione sarebbe minore, per tutti gli altri non parlamentari, perché, mentre lo stipendio è minima cosa, le indennità, i gettoni di presenza, e tutte le altre diavolerie contabili, sono infinite.

Ma a forza di fare calcoli, per dimostrare al pubblico che il risparmio esiste, non ci si accorge che, finalmente e ufficialmente, si ammettono le cifre che noi abbiamo sempre denunciato e loro, con disprezzo,hanno sempre negato.Ad esempio un deputato oggi, è dichiarato ufficialmente, percepisce 250.627 euro/anno + il rimborso viaggi cioè 266.607 senza benefit. Quindi al mese 22.217 euro , cioé 43 milioni di lire al mese, oltre ai benefit. E noi sostenevamo che ne incassavano circa 50 milioni di lire, e allora avevamo ragione noi. E vi pare che sia decente che un lavoratore medio incassi circa la stessa cifra in un anno?

Ma i nostri pregiatissimi eurodeputati, meritano un discorso a parte. Le loro indennità variano da paese a paese, ma il nostro paese è quello più generoso. Il taglio del 10% consentirebbe all'Italia un risparmio di circa 1,1 milioni. Ma, anche in questo caso, questa riduzione non toccherà gran che le tasche degli eurodeputati, i cui emolumenti scenderanno da 376.751 a 361.827 euro, cioè circa il 4% e non il 10%, cifra relativa solo alle indennità, i rimborsi spese e gli assistenti, lasciando fuori l'indennità di soggiorno, 268 euro giornalieri, cioè 97.820 euro anno e i viaggi (anche se questo costo, in effetti, è a carico di Bruxelles, i nostri poveri deputati, comunque, questi soldi, se li mettono in tasca). Con queste cifre i nostri poveri eurodeputati incassano almeno 459.647 euro all'anno cioè circa 75 milioni di lire al mese.

Ma il problema dei risparmi nella pubblica amministrazione, non è una questione di tagli percentuali, che poi come ho dimostrato sono solo teorici, ma di cambiamento delle regole, alla base degli sprechi, e di conseguenti rigorosi controlli sulle eventuali nuove regole. E' così che si affronta il male alla radice. E gli effetti sarebbero duraturi. La somma dei risparmi prevista, nell'area degli enti locali, è di 7,8 milioni di euro nell'anno. Una cifra ridicola e assolutamente inaffidabile, se si considera riferita alle solo regioni, 15 e non 20, perché considerate solo quelle ordinarie, ma nessun calcolo è mai possibile fare sulle 103 province e sugli 8.103 comuni, perché in ogni ente, nel campo delle retribuzioni , attua un diffuso e illegale fai da te.

Basta pensare alle indennità di base, che le leggi regionali, fatte su misura, collegano in vario modo a quelle dei parlamentari. Basta pensare alla ridda d'incarichi, commissioni permanenti e speciali, presidenze e vicepresidenze che arrotondano, ben celate, i bilanci personali dei politici.

Avevo già denunciato in passato lo spreco delle 160.000 auto blu esistenti in Italia. Ebbene di queste auto blu che,tutto compreso, ci costano ciascuna circa 100 milioni di lire all'anno (dati ufficiali della Regione Campania), solo nelle regioni, ne esistono, in media, una per ogni assessorato, più altre a disposizione dei dirigenti e funzionari. In queste strutture, l'uso dei mezzi privati o pubblici non esiste. Nella maggior parte dei casi sono stati stipulati contratti di leasing o indette gare d'appalto per la fornitura del parco auto. Bene, nonostante tutto questo, le note spese per i movimenti fuori sede di assessori e funzionari abbondano, e costituiscono un'altra entrata individuale nascosta. La Regione Veneto ha 30 auto blu di rappresentanza e un numero imprecisato di motoscafi blu. E anche nei comuni questa musica non cambia. Abolire le auto blu farebbe parte di una delle regole da attuare , risparmi durevoli nel tempo.

Se poi vogliamo esaminare altre regole assurde, basta pensare agli incarichi esterni di consulenza. Si dice che l'esborso di ogni ente deve fermarsi al 50%, rispetto a quello del 2004. Ma nessuno ci dice a chi e come vengono assegnati questi incarichi. Un' indagine di alcuni anni fa, fatta dalla Guardia di Finanza al Comune di Roma, accertò che, almeno la metà delle consulenze pagate era ingiustificata. Dottori in legge che si occupavano di telecomunicazioni e informatica, ragionieri che si occupavano di assistenza sanitaria, geometri chiamati a trattare problemi giuridici, giornalisti che dovevano sostituire assessori nei problemi relativi ai lavori pubblici, e così via. Queste consulenze erano fasulle, non solo come valutazione delle competenze, ma anche come effettivo lavoro svolto, praticamente inesistente.

Comunque è certo che, in qualunque modo saranno fatti questi decantati risparmi, il risultato sarà che gli inetti continueranno ad essere pagati come prima, e le vere consulenze indispensabili, saranno eliminate. Tutto questo è perfettamente normale perché certe consulenze sono compensi elettorali dovuti, e non perché necessiti competenza e qualità. Ed è chiaro che, quando in generale non è richiesta la qualità, ma conta la violazione indisturbata delle regole più elementari e mancano i controlli, si verificano episodi di sprechi da impallidire.

Come a Torino, nella Regione, ove la Guardia di Finanza il 21 luglio 2003 ha arrestato per truffa il consulente a contratto dell'assessore Brigandi, Sergio Rosso, e l'imprenditore Agostino Tocci, con l'accusa di aver falsificato la documentazione sulle alluvioni del '94 e del 2000 per 7 milioni e mezzo di euro. Inoltre, questa volta al Comune di Torino, la magistratura ha avviato indagini sulle irregolarità esistenti degli appalti dei lavori pubblici in città e provincia. Sono stati fatti 34 arresti, tra i quali 9 erano funzionari comunali. Tra gli aspetti più singolari, che dimostrano come siano assolutamente inesistenti i controlli, si è scoperto che un dipendente comunale di Torino, aveva preso bustarelle dal 1985 al 2002 senza subire alcuna inchiesta e favorendo guadagni illeciti di imprenditori a spese del Comune, per non meno di 2 milioni di euro.

E i comuni non solo sprecano in questo modo i nostri soldi, ma ne hanno bisogno sempre di altri. A Catania il sindaco, cioè il medico di Berlusconi, si è trovato senza soldi per pagare una compagnia teatrale brasiliana, ingaggiata per fare feste …. e fumo a suo beneficio. Cosi' sono stati utilizzati i fondi dell' 8 per mille nazionali. Nell'imbroglio dell' 8 per mille, un altro imbroglio per i cittadini.

Allora facciamo quattro conti: per mancanza di controlli seri, solo in Piemonte si sarebbero potute evitare ruberie per non meno di 10 milioni di euro; facendo questo in ogni regione - vi e' la ragionevole certezza che questa cifra, potrebbe essere almeno una media reale -,solo con controlli efficaci lo Stato risparmierebbe 200 milioni di euro. Sapete che significa ? Un risparmio 25 volte maggiore di quello previsto dalla finanziaria, nell'ambito degli enti locali.

Purtroppo di risparmi di questo tipo neppure se ne parla. Di conseguenza, se si continua a risparmiare a modo loro, i nostri politici rischiano di avere dei cospicui aumenti!

* intervento odierno su Radio gamma 5

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