NEW del 10 ottobre 2005

 
 
       
 

Guantanamo : preoccupa sciopero fame dei detenuti
di Rico Guillermo

Preoccupazione del Comitato internazionale della croce rossa per uno sciopero della fame di detenuti all'interno della prigione USA di Guantanamo.

La Croce Rossa non divulga solitamente i particolari delle situazioni a rischio per i diritti umani di cui e' testimone, avvertendone prima i governi interessati affince' intervengano. Dunque e' stato solo denunciato che la situazione dentro il campo militare di Guantanamo e' seria e viene seguita con preoccupazione dall'organizzazione umanitaria.

L'esercito USA ha ammesso che 28 prigionieri sono in sciopero della fame, cioe' hanno saltto almeno 9 pasti successivi. Un portavoce militare ha detto che gli scioperanti sono in situazione clinicamente stabile e che hanno ricevuto nutrimento e liquidi come necitano.

Gli avvocati di alcuni dei detenuti ritengono che cio' significhi che gli uomini sono alimentati con la forza. Un avvocato britannico, Clive Stafford Smith, ha accusato i militari americani di aver legato i pazienti ai letti per inserire i tubi d'alimentazione.

Altri avvocati hanno parlato di un numero di scioperanti molto superiore al numero dato dai militari degli Stati Uniti. Alcuni dicono si tratti di 200, su 500 detenuti circa rinchiusi nella base.

La vicenda dei detenuti in sciopero della fame a Guantanamo e' emersa la prima volta in luglio. I militari dicono che alcuni detenuti hanno partecipato alla protesta contro le loro condizioni e poi hanno ripreso i pasti normali.

I detenuti di Guantanamo, per lo piu' proveninenti dall'Iraq e dall'Afghanistan, sono sospettati di terrorismo e definiti "nemico combattente". Essi sono stati arrestati e sono detenuti senza prove, anche dal 2001.

Hanno lamentato piu' volte di non poter incontrare famiglie e avvocati, di aver subito malrattamenti o - trattandosi per lo piu' di Musulmani - che era stato mancatodi rispetto al loro libro sacro, il Corano.

I rapporti delle indagini svolte dall'esercito USA all'interno della base degli Stati Uniti sono stati contraddittori, con ufficiali che hanno ammesso che i trattamenti di abuso sono normali e persino filmati, o con un'assoluzione quasi piena di guardie e superiori. Alcuni prigionieri islamici britannici hanno rinnoato le accuse una volta liberati, chiedendo anche un risarcimento.

La Corte Suprema stabili' che tutti i detenuti di Guantanamo avevano il diritto di avere un avvocato e di appellarsi alle corti civili degli Stati Uniti, benche' stranieri e benche' la base si trovi in territorio cubano.

Speciale diritti con dossier Guantanamo e Abu Ghraib

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