![]() ![]() |
|||
NEW del 29 settembre
2005
|
|||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
Algeria
: referendum per la pace o contro i diritti umani ? Referendum oggi in Algeria per approvare un progetto presidenziale "per la pace e la riconciliazione nazionale" mirante a voltar pagina rispetto ad un "decennio sanguinoso" di terrorismo. Circa 18 milioni di elettori sono chiamati alle urne per verificare se sono d'accordo con il progetto del presidente Abdelaziz Bouteflika di varo di una "carta" finalizzata a mettere fine alla crisi ed alle violenze politiche che hanno fatto piu' di 150.000 morti dal 1992 e che hanno provocato migliaia di sparizioni. Le azioni armate - spesso efferate, con vittime anche donne e bambini - erano cominciate in Algeria dopo l'annullamento, all'inizio del '92 del secondo turno delle elezioni legislative, il cui primo turno era stato largamente a favore del Fronte islamico (FIS), subito disciolto. Secondo Bouteflika, la carta costituisce il seguito logico del referendum sulla concordia civile del 1999, che ha introdotto il perdono di migliaia di militanti islamici armati, e permettera' di sostenere la pace per assicurare lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Il presidente ha percio' invitato gli elettori a votare in massa, e lo ha fatto con una massiccia campagna di comunicazione pro referendum. Alcuni seminano tuttavia il dubbio che diversi cittadini siano stati pagati per partecipare agli incontri di adesione alla carta, o addirittura intimiditi o minacciati. I media di Stato sono accusati di essersi distinti per un lavoro di censura, mentre la stampa indipendente ha dato spazio alle voci contrarie dei partiti di opposizione FFS, RCD, MDS e PST. Anche le organizzazioni per la difesa dei diritti dell'uomo hanno contestato il progetto presidenziale affermando che permetterebbe ai responsabili delle violenze di rientrare nella societa' senza pagare i loro crimini. La carta prevede una sorta di indulto per "tutti coloro che mettono fine alle loro attivita' armate e consegnino le armi in loro possesso". I combattenti islamici "implicati in massacri collettivi, stupri o in attentati con esplosivo in luoghi pubblici" ne sono esclusi e sono interdette tutte le attivita' politiche agli ex responsabili del FIS. E' previsto un indennizzo per le famgilie dei desaparecidos. Quasi un milione di votanti si trovano all'estero, per la maggior parte in Francia, dove hanno cominciato a votare sabato scorso. Anche i nomadi del Sahara hanno gia' cominciato a votare lunedi' in seggi itineranti. ___________ NB:
I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE
E LINKANDO
|
|