Ucraina: giustizia copre potenti mandanti omicidio giornalista
di Gabriella Mira Marq

Non solo corruzione in Ucraina, ma anche la copertura di delitti ai danni della stampa scomoda.

Lo denunciano la Federazione internazionale della stampa, l'Unione nazionale dei giornalisti britannici ed altre associazioni per la liberta' dei media, affermando che potenti personaggi che hanno commissionato l'omicidio del giornalista investigativo ucraino Gyorgy Gongadze nel 2000 stanno eludendo la giustizia.

Il giornalista Aidan White, segretario generale della federazione internazionale della stampa, commenta che coloro che organizzarono il brutale delitto "percorrono ancora i corridoi del potere a Kiev".

In un rapporto congiunto sull'assassinio, le organizzazioni sottolineano che l'inchiesta ufficiale sulla morte continua ad essere caratterizzata da palese negligenza e puntano il dito contro le autorita' ucraine, colpevoli di limitare le indagini ai soli esecutori materiali del delitto, distogliendole dai potenti mandanti.

Dopo il ritrovamento del corpo di Gongadze, le registrazioni fatte da una guardia del corpo dell'ex presidente Leonid Kuchma mostrarono un colloquio di quest'ultimo con alcuni ministri in cui veniva progettata la morte del giornalista.

Le indagini di polizia hanno stabilito che Gongadze fu ucciso da un gruppo di impiegati del ministero degli interni, alcuni dei quali sono in attesa di processo. Ma il capo del gruppo, generale Olexiy Pukach, e' scomparso, mentre l'ex ministro degli interni Yuri Kravchenko, un testimone chiave, e' morto in circostanze misteriose nel 2004.

In ogni caso, il procuratore incaricato della vicenda non ha mai esaminato i legami fra i potenti personaggi sospettati e gli assassini, dimenticando persino le prove videoregistrate.

Si spera che il successore di Kuchma, Vicktor Yushenko, fra un ministro corrotto e un ex collaboratrice in rotta, trovi anche il tempo di preoccuparsi dei suoi predecessori mandanti del feroce omicidio.

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