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NEW del 11 settembre
2005
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11
settembre : le famiglie contrarie al museo della liberta' Alla vigilia dell'anniversario degli attentati di New York che uccisero i loro cari, i familiari delle vittime delle torri gemelle hanno manifestato contro la proposta di realizzare un museo a "ground zero". Portando immagini dei loro parenti uccisi dalla collisione di due aerei sugli edifici del World Trade Center e dal successivo crollo delle torri, piu' di cinquecento persone hanno chiesto ieri di "preservare la terra sacra". Non e' giusto - a giudizio dei familiari - distogliere l'attenzione dai 2.749 che morirono nell'attacco, come farebbe il Centro internazionale per la liberta' la cui realizzazione e' stata di recente proposta e che mostrerebbe le lotte per la liberta' nel mondo. I parenti delle vittime ammettono che e' importante far conoscere queste storie, ma "altrove, non al memoriale dell'America". Si rischia oltretutto che un luogo che dovrebbe essere destinato ad onorare i morti si trasformi in un luogo di polemiche, fanno notare alcuni dei familiari. Infatti quelle che per alcuni sono battaglie di liberazione per altri possono essere invasioni, e quelle che taluni popoli vivono come rivoluzioni sono viste da altri come attacchi alla democrazia. Il presidente e la vicepresidente del centro, Tom Bernstein e Paula Berry (che ha perso il marito negli attacchi), dicono di rispettare "quei membri delle famiglie che credono che il luogo del World Trade Center dovrebbe essere limitato al museo commemorativo, mentre noi ed altri membri della famiglia crediamo che un memoriale vivente, che rifletta la nostra comune volonta' di liberta' dovrebbe anche avere un posto su questa terra sacra". Il progetto del centro della liberta' e di un altro museo sono stati individuati piu' di un anno fa per ricostruire il luogo degli attentati, ma le polemiche e le proteste delle famiglie sono cresciute nel tempo. E' stato di recente nominato un mediatore per aiutare i funzionari del museo e le famiglie a comunicare. E' di ieri invece la notizia che il congresso USA sta investigando sugli abusi commessi a seguito degli attacchi. Imprese che non vi avevano nulla a che fare hanno chiesto ed ottenuto parte dei fondi stanziati per la ricostruzione. Oltre a punire gli abusi si vuole anche evitare che lo stesso accada ora con i finanziamenti per il dopo-Katrina. Intanto i parenti delle vittime dell'11 settembre - che hanno avuto un ruolo molto attivo sia durante l'inchiesta del Congresso sui fatti dell'11/9, sia per la modifica delle agenzie di intelligence americane - hanno deposto ieri fiori sul luogo degli attacchi, circondato per l'occasione da tante bandiere americane. Oggi - alla cerimonia commemorativa di una tragedia su cui permangono molte ombre e i cui autori non sono stati ancora completamente accertati e puniti, ma che e' stata determinante per i successivi fatti storici (guerra in Afghanistan e Iraq) e per l'approccio mondiale ai problemi globali - saranno letti i nomi di centinaia di vittime. Sono previsti i discorsi ufficiali del governatore George Pataki, del sindaco Michael Bloomberg, di Rudolph Giuliani - sindaco quando avvennero gli attacchi - e del segretario di Stato Condoleezza Rice, all'epoca dei fatti consigliere per la sicurezza nazionale messo sotto accusa per la mancata prevenzione del terrorismo negli USA. ___________ NB:
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