NEW del 24 agosto 2005

 
 
       
 

La questione morale non resti solo una parola
di Rita Guma

Ritengo essenziale che chi va al potere sia una persona pulita e perbene, al di sopra di ogni sospetto.

Per questo ogni aspetto della sua storia pubblica dovrebbe essere appunto pubblico, e non misconosciuto, come nel caso - ad esempio - di Gianstefano Frigerio, candidato in Puglia da Forza Italia alle scorse politiche col nome di Carlo, e quindi eletto da elettori che non sapevano che era stato condannato per tangenti.

Altrettanto ci si dovrebbe chiedere perche' si candidi un politico che e' stato condannato in via definitiva per tangenti, come Carra, della Margherita, e non tanti altri soggetti come lui o piu' preparati e capaci di lui. Certo ha scontato la sua pena, ed infatti non penso gli vada impedito di esercitare una professione o un mestiere, ma ritengo che scegliere per il parlamento proprio lui su 56 milioni di Italiani faccia sorgere qualche legittimo sospetto, mentre la moglie di Cesare dovrebbe esserne al di sopra...

La verita' e' che tutti parlano e straparlano, ma quando tocca a loro ed ai loro amici dimostrare con un sacrificio quei valori che proclamano, (mettendosi da parte, ad esempio, per il bene o l'immagine del partito, o lasciandosi processare, se parlamentari, senza ricorrere alla commissione di autorizzazione a procedere, o infine eliminando i conflitti d'interesse) cominciano i distinguo, le esclusioni, i "lui di piu'", e si chiamano giustizialisti coloro che chiedono piu' trasparenza e piu' pulizia.

Le retromarce del centrosinistra, poi, stanno diventando imbarazzanti. In un primo momento si ritrasse sulle primarie (successivamente ripescate), poi pochi giorni fa con un "tacet" di Prodi sulla questione del conflitto d'interessi dei DS, i quali ricambiano oggi sulle primarie dicendo che i candidati non devono essere troppi (solo due o tre, evidentemente per fare scena). Il centrosinistra si vuole accreditare come diverso mentre si mantiene in equilibrio sul filo dell'ambiguita' ad ogni passo decisivo.

Vorrei solo che nessuno - a destra e a sinistra - avesse conflitti d'interesse, nessuno rapporti con le tangenti, nessuno scheletri negli armadi, e lo vorrei perche' mi occupo dei diritti del cittadino.

I diritti dei cittadini si fermano laddove qualcuno ha qualche interesse da far valere al di sopra del bene pubblico, oppure quando i prodotti prescelti sono piu' scadenti perche' c'e' chi ha preso la mazzetta, o quando prevalgono su chi ha diritto gli interessi degli amici, delle corporazioni, dei confratelli, delle consociate, delle mafie, dei parenti, dei votanti di scambio e di tutto quello che serve ad un politico incapace o disonesto per restare a galla nonostante non goda di un reale consenso elettorale.

Le parole e le promesse sono belle, ma dateci i fatti! E soprattutto dateci le persone, poiche' le parole sono appunto solo parole, se le pronuncia qualcuno che non ha intenzione o interesse o la liberta' da legami per metterle in pratica.

Speciale Mani Pulite


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