NEW del 28 luglio 2005

 
 
       
 

Kurdistan dell' Iran : comincia intifada curda
di Shorsh Surme*

Con la vincita del conservatore e integralista Armadi Nejad nelle ultime elezione presidenziali in Iran, il Paese sta precipitando in una situazione difficile per non dire tragica sia dal punto di vista politico che economico e sociale.

La notizie che arrivano dall'Iran sono drammatiche: alcuni giorni fa sono stati impiccati in pubblico due ragazzini che si erano dichiarati omosessuali.

Questo modo di fare la giustizia ha turbato l'opinione pubblica dei paesi civili,:si capisce che tutte le religioni, compreso l'Islam, sono contrarie all'omosessualità, ma c'é anche il buon senso e l'umanità che dovevano essere usati nei confronti di due ragazzi di appena 17 e 18 anni.

L'altra notizia arriva dal Kurdistan: da alcuni giorni è scoppiata una vera è propria intifada curda in diverse città del Kurdistan dell'Iran, come Mahabad, Sheno, Bana, Sanandej e Piranshher.

Migliaia di persone hanno manifestato contro i Pasdaran (guardie della rivoluzione), che ingiustamente hanno ucciso un giovane curdo di nome Shwan, e dopo averlo ucciso lo hanno legato ad una macchina e lo hanno trascinato per tutte le strade della città come un cane. Sua unica colpa è stata quella di lottare per i diritti del suo popolo, i diritti più elementari, quelli di vivere in libertà e in pace.

La lotta dei kurdi dell'Iran risale agli inizi degli anni trenta. Il 22 gennaio 1946 i Curdi cominciarono in Azerbaigian, a proclamare la Repubblica curda di Mahabad, presieduta dal giudice Qazi Mohamed e sopravvissuta solo 9 mesi. Non era una impresa scellerata o irrazionale: i Curdi nel tracciare i confini della loro Repubblica ricalcano - almeno nella parte iraniana- quelli tracciati dal Trattato di Sevres con la Turchia (1920), che - dopo le numerose rivolte kurde nei decenni precedenti - finalmente riconosceva al popolo curdo l'autodeterminazione e l'indipendenza.

Ma il trattato di Sevres fu tradito da quello di Losanna nel 1923. Proprio il 24 luglio del 1923 il Kurdistan fu diviso arbitrariamente tra quattro Stati: Iraq, Iran, Turchia e Siria. Khomeini, dopo il suo ritorno in Iran nel 1979 e la creazione della Repubblica Islamica, presto si rivelo più repressivo e ancora più feroce nei confronti delle minoranze di quella dello scià.

La nuova Costituzione della Repubblica islamica, approvata nel dicembre del 1979, conferì a Khomeini i poteri assoluti a vita come massima guida politico-religiosa. Il suo regime propugnò la diffusione dei principi del fondamentalismo islamico e sostenne la legittimità dell'azione terroristica.

Lo scopo è eliminare qualsiasi influenza proveniente dal mondo occidentale e contemporaneamente ogni possibile opposizione interna ad un governo di tipo teocratico. Infatti la prima uccisione eseguita è stata all'estero, infatti, primo assassinio fu quello del segretario del Partito democratico del Kurdistan dell'Iran Dr. Qasmelu, a Vienna nel 1989.

In Iran ci sono 8 milioni di Curdi, cui Mohammad Khatami, ex presidente della Repubblica Islamica, durante la sua campagna elettorale sia 1999 sia quella del 2001 aveva promesso di dare una maggiore autonomia.

Invece i fatti che stanno accadendo oggi nel Kurdistan dell'Iran smentiscono tutte quelle promesse, che non sono state mantenute non solo nei confronti del popolo curdo ma anche nei confronti di altre etnie presenti in Iran.

* giornalista curdo

Speciale pace

Speciale diritti

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