NEW del 18 giugno 2005

 
     

Abusi : vescovi USA prorogano interdizione per preti colpevoli
di Rico Guillermo

I vescovi cattolici degli Stati Uniti hanno concordato ieri di estendere di altri cinque anni la loro politica di esclusione permanente dei sacerdoti che si siano resi responsabili di abusi sessuali.

Il voto della Conferenza dei vescovi cattolici americani significa che la chiesa americana proseguira' ii principali punti della strategia adottata per la prima volta nel 2002, all'apice della crisi dovuta alla scoperta del fenomeno dei preti molestatori di minori.

Il comitato dei vescovi incaricato di rivedere la politica adottata a suo tempo sulla questione degli abusi ha passato mesi a chiedere l'opinione degli esponenti piu' rilevanti della comunita'. Il gruppo ha concluso che "molti, forse una maggioranza," dei vescovi sperano un giorno di poter ridurre l'interdizione permanente per i rei.

Infatti alcuni prelati credono che questa azione drastica violi l'insegnamento cattolico sul condono dei peccati a chi sia pentito. Tuttavia, il comitato ha detto che le guide religiose concordano sul fatto che non e' il momento di ammorbidire quella politica. Si pensa che il Vaticano approvera' la decisione.

Non e' dato sapere se e come giochera' il fatto che si e' da poco insediato alla testa della Congregazione per la dottrina della fede a Roma - al posto che fu di papa Ratzinger - William Joseph Levada, che e' stato dal 1995 arcivescovo di San Francisco e fu criticato da alcuni per come affronto' la crisi degli abusi.

Quando scoppio' lo scandalo degli abusi sessuali commessi da sacerdoti nel 2001, mons. Levada divenne membro della delegazione della Conferenza episcopale degli Stati Uniti d’America nella commissione mista per le norme essenziali per la protezione dei bambini e dei ragazzi istituita dal Vaticano per trovare il modo di migliorare l'immagine pubblica della Chiesa USA.

I comitati di protezione delle vittime di molestie sessuali lo accusarono di essere stato lento ad agire, duro con le vittime e di essersi principalmente preoccupato della riservatezza nelle risposte alle denunce, accuse ovviamente respinte dall'interessato come false.

L'istituzione che presiede oggi - e per la quale ritiene molto utile quell'esperienza - e' responsabile fra l'altro di esaminare i crimini commessi nella Chiesa contro la fede, la moralita' ed i sacramenti, rivedendo anche tutte le denunce di abusi sessuali contro membri del clero.

Speciale diritti umani


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