NEW del 05 giungo 2005

 
     

Darfur : ipotesi invio truppe USA ma Sudan le chiede a Stati africani
di Carla Amato

Mentre gli Stati Uniti ipotizzano l'invio di un loro contingente in Darfur, il Sudan ha chiesto agli altri Paesi africani di appoggiare la missione dell'Unione Africana nella regione travagliata dalla guerra civile e da una grave crisi umanitaria.

Ieri il ministro degli esteri sudanese Mustafa Osmane Ismail in una conferenza stampa con il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa ha ringraziato l'organismodei 22 Stati arabi - alcuni dei quali africani - per il suo contributo agli sforzi fatti per normalizzare la situazione della regione, aggiungendo di attendersi un "sostegno diretto" dai Paesi arabi e dagli altri Paesi africani.

Khartoum ha sempre rifiutato l'intervento di forze occidentali nel Paese, ma di recente l'ONU ha stabilito l'invio di un contingente di Peacekeepers per controllare l'osservanza dei patti di pace nel sud-Sudan, l'altra regione travagliata del Paese in cui e' appena terminata una guerra civile,

Inoltre Kofi Annan si e' appena recato nella nazione africana per verificare le necessita' del Paese, ed ha chiesto ai Paesi africani ed occidentali un maggior impegno in termini di fondi per gli armamenti e per l'aumento delle truppe che devono scortare gli osservatori internazionali. Si parla anche di un mandato piu' ampio per le truppe internazionali.

L'Unione Africana, che controlla il fragile cessate il fuoco nel Darfur, ha dispegato da agosto 2004 2.700 uomini nel quadro di una missione di peacekeeping e portera' gli effettivi a 7.700 enrto il prossimo settembre. I donatori riunitisi nella conferenza di Addis-Abeba hanno promesso 292 milioni di dollari per sostenere il processo di pace in Darfur, ma l'Unione Africana necessita di almeno 460 milioni di dollari per portare a termine la sua missione.

Venerdi' il segretario di Stato americano aggiunto Robert Zoellick - in visita nella regione - ha parlato di un impegno di forze americane in Darfur, un impegno molto temuto da Karthoum, che lo scorso anno pavento' all'Unione Africana ed alla Lega Araba un nuovo Iraq.

Zoellick ha detto che non e' sufficiente fornire aiuti umanitari, ma occorre accelerare il processo politico, ed ha esortato il governo sudanese a mettere fine all'attivita' della milizia araba filogovernativa dei Ianjaweed.

Il governo sudanese si trova in una situazione delicata, in cui non puo' rifiutare un aiuto, per cui sta cercando di ottenere che la presenza nel Paese sia a totalita'di truppe africane e arabe (il Sudan e' un Paese con diverse etnie e religioni, ma il governo e' islamico).

Il segretario della Lega Araba Moussa, anch'egli in visita nella regione, ha sottolineato che occorre rigettare una logica che evidenzi le differenze fra le etnie nella zona, poiche' cio' potrebbe seminare il "seme della discordia" fra gruppi e tribu "che attualmente si mescolano e si sposano fra loro".

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha adottato a fine marzo una risoluzione - rigettata da Khartoum - che permettera' di deferire al TPI (il tribunale cui gli USA si sottraggono invece regolarmente) i sospetti di crimini di guerra in Darfur.

Speciale pace e diritti


by www.osservatoriosullalegalita.org

___________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

 

Darfur : capo Janjaweed rivela , noi guidati da governo sudanese