NEW del 23 maggio 2005

 
     

IMI SIR Lodo Mondadori : appello , mezza condanna a Previti
di red

La sentenza d'appello per il processo Imi Sir conferma la condanna di Cesare Previti, riducendogli la pena a 7 anni, e lo assolve invece dalla stessa accusa per la vicenda Lodo Mondadori. I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno anche ridotto le pene inflitte in primo grado ad altri cinque degli imputati, fra cui Attilio Pacifico, con la sentenza del 2003.

Cesare Previti e Attilio Pacifico sono stati ritenuti colpevoli della corruzione ''attiva'' dell'ex capo dei gip di Roma, Renato Squillante, condannato a 5 anni di reclusione per corruzione passiva in atti giudiziari. Squillante e' stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari ''con riferimento all' intermediazione presso pubblici ufficiali non identificati'' per non avere commesso il fatto.

Previti e Pacifico sono stati condannati anche per il tentativo di 'aggiustamento' della causa Imi-Sir in Cassazione. Per questo episodio e' invece stata dichiarata la prescrizione per Felice Rovelli e sua madre Primarosa Battistella, condannati pero' a 3 e 2 anni rispettivamente. L'ex giudice Vittorio Metta 6 anni e' stato condannato a 6 anni per ''un unico reato di corruzione attiva in atti giudiziari'' commesso ''dal 1990 al 1993''.

Per il Lodo Mondadori, Previti, Pacifico, metta e l'avvocato Giovanni Acampora (condannato anche in appello a 5 anni e 4 mesi per Imi-Sir) sono stati assolti ''perche' il fatto non sussiste'' in base all'articolo 530, secondo comma del codice di procedura penale, assimilabile alla vecchia insufficienza di prove.

I giudici della corte d'appello hanno anche revocato la condanna al risarcimento dei danni a favore della presidenza del Consiglio e di Imi-San Paolo, parti civili nel processo, rimettendo le parti al giudice civile. Il sostituto procuratore generale Piero De Petris aveva chiesto la conferma della condanna per tutti gli imputati.

Al centro dell'Imi-Sir/Lodo ci sono le tangenti che sarebbero state pagate a giudici romani per influenzare l'esito di due diversi casi: l'assegnazione nella causa civile Imi-Sir alla famiglia Rovelli di un maxi rimborso di 1000 miliardi lordi di lire e la sentenza per il controllo della Mondadori nella cosiddetta "guerra di Segrate" contro la Cir di Carlo De Benedetti, con esito favorevole al gruppo di Silvio Berlusconi.

I difensori di Previti hanno commentato che "Il teorema dell'accusa è stato sconfessato e totalmente cancellato" e preannunciato un ricorso in Cassazione per le accuse confermate. Maurizio Gasparri commenta che "e sicuramente una sentenza di condanna per la vicenda Imi-Sir, ma tutta la vicenda che aveva dei riflessi anche sul presidente Berlusconi e' stata cancellata dicendo che non sussiste il fatto".

I legali di Pacifico parlano di "sentenza dolorosissima" per la parte riguardante il loro assistito. L'avvocato Giuliano Pisapia, legale di parte civile Cir, ha parlato invece di "sentenza contraddittoria e incomprensibile, perché da una parte hanno assolto non tenendo conto di elementi probatori gravi e indizianti e con formula dubitativa e dall’altra hanno condannato".

Speciale Mani Pulite


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