NOTIZIARIO del 24 marzo 2005

 
     

Economist : Italia e impresa familiare al governo
di red

Secondo l'ultimo numero dell'Economist, i problemi di competitivita' dell'Italia hanno radici profonde non solo nell'economia, ma anche nella cultura, che venera la famiglia e l'impresa di tipo familiare.

Sono state stabilite alcune nuove misure, "ma il governo italiano in tema di economia e' schizofrenico. La coalizione ha un'ala piu' statalistica e interventista, guidata dall'ex-neo-fascista Alleanza Nazionale e, parallelamente, un elemento che dovrebbe essere piu' liberale costituito dal partito del primo ministro, Forza Italia, e dalla Lega Nord, populista e localista".

Secondo il giornale "Tuttavia la retorica dello stesso Berlusconi e' percorsa da lodi per l'impresa familiare (come si addice al fondatore di un impero d'affari guidato da una famiglia). La Lega, poi, fa presto a sbarazzarsi dei suoi principi liberali appena si profila qualche minaccia per gli interessi dei suoi elettori. Molti di loro possiedono o lavorano per aziende di abbigliamento che, dopo la fine del sistema di quote globali, patiscono le conseguenze dell'export cinese a buon mercato".

La prestigiosa testata britannica riporta che "La settimana scorsa, la Lega Nord stava per far saltare il pacchetto di leggi per la competitivita' pretendendo dazi sui prodotti asiatici, che l'Italia non ha la possibilita' di imporre, dal momento che la politica commerciale e' materia comunitaria. Berlusconi li ha blanditi impegnandosi a far presenti le loro preoccupazioni a Bruxelles, ed un ministro e' stato doverosamente spedito a conferire con Peter Mandelson, il commissario per il Commercio".

"Tutto cio' e' deprimente per chiunque desideri un'Italia in crescita - conclude il giornale "l'ultima cosa di cui l'Italia avrebbe bisogno sarebbe un attacco di protezionismo".

L'articolo originale


by www.osservatoriosullalegalita.org

___________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE