NOTIZIARIO del 28 settembre 2004

 
     

Liberate Simona Torretta e Simona Pari
di red

Sono state liberate oggi Simona Pari e Simona Torretta, le due operatrici umanitarie italiane rapite 21 giorni fa in Iraq.

Ne ha dato notizia dapprima per tre volte la televisione satellitare del Qatar Al Jazira e poi in diretta TV il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Fra i due comunicati le verifiche della Farnesina e la gioia delle famiglie, gia' al corrente della liberazione.

Simona Pari e Simona Torretta sono in viaggio per l'Italia, dove arriveranno fra qualche ora. Anche Manhaz, la giovane irachena che era stata rapita con loro, e' stata liberata, cosi' come l'ingegnere prelevato con loro. Le tre donne sono state incappucciate e rilasciate in tre posti diversi. Le ha poi raccolte la Croce Rossa.

Il premier ha riferito alla Camera, ed il parlamento ha accolto la notizia con un applauso. Berlusconi ha detto che "sono stati fatti 16 tentativi di indagine in 16 direzioni diverse, giorno e notte, e alla fine siamo riusciti nel nostro lavoro". Berlusconi ha espresso "un grazie ai servizi segreti."

Berlusconi ha detto anche che "c'era la possibilita' di un blitz ma la situazione era troppo rischiosa e abbiamo scelto altre strade, quella della trattativa". Il premier ha detto che " tutta l'Italia, maggioranza ed opposizione, ha dato un bel segnale di unita'" ed ha anche ringraziato il re di Giordania Abdallah per il ruolo svolto dai servizi segreti giordani.

Anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ringraziato "tutti coloro che si sono adoperati per questa liberazione".

Ciampi ha esclamato "Finalmente sono libere. Ne gioiamo insieme con le loro famiglie. In questi venti giorni abbiamo penato con loro. Tutti gli italiani si sono stretti intorno ai familiari di Simona Torretta e di Simona Pari. E questa solidarietà del popolo italiano ha certamente contribuito alla loro liberazione."

Il capo dello Stato ha aggiunto : "in questo momento di grande gioia rimane il dolore per tutti coloro che sono stati barbaramente uccisi; rimane l'angoscia per gli ostaggi di ogni nazionalità ancora in mano ai loro sequestratori. Rinnoviamo il nostro appello: liberateli, liberateli tutti."

Anche il papa Giovanni Paolo II ha appreso con grande gioia, la notizia della liberazione delle due volontarie italiane.

Le famiglie hanno accolto con gioia e commozione la notizia. La madre di Simona Torretta ha detto pero' che non impedirebbe a sua figlia di tornare in Iraq.

Gioia ed antusiamo da parte delle associazioni pacifiste e da tutti coloro che hanno partecipato in queste settimane alle marce, ai sit in ed alle fiaccolate per la pace e per la liberazione delle sue Simone.

Nelle ultime ore si erano susseguite le notizie sulla permanenza in vita delle due giovani. I servizi segreti degli Stati Uniti avevano captato durante un'intercettazione via satellite una voce femminile che poteva essere quella di una delle due ragazze italiane tenute in ostaggio in Iraq. La voce proveniva, secondo le fonti USA, dal triangolo sunnita.

Secondo un giornale kuwaitiano, le due Simone sarebbero state poste in liberta' per un milione di dollari. Anche gli Ulema sunniti e gli esponenti della Chiesa caldea avevano dato buone speranze per la loro liberazione.

L'ipotesi iniziale che i rapitori fossero terroristi era poi stata smentita da alcune fonti. Si sarebbe trattato di delinquenti comuni o comunque questi ultimi avrebbero detenuto i quattro ostaggi nell'ultima fase della loro prigionia.

Speciale terrorismo globale


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Enzo Baldoni:
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