NOTIZIARIO del 05 ottobre 2004

 
     

Sospeso arbitro calcio : silenzio arbitrario per boss mafioso
di red

L'Associazione italiana arbitri (AIA) ha sospeso l'arbitro Paolo Zimmaro, direttore di gara della partita Strongoli - Isola Capo Rizzuto, disputatasi ieri pomeriggio a Strongoli (Crotone), e i due guardalinee.

Subito dopo il fischio d'inizio, l'arbitro ha infatti interrotto la gara per far osservare un minuto di silenzio per la morte di Carmine Arena, 45 anni, vittima di un agguato con bazooka e kalashnikov mentre si trovava in un'auto blindata con un parente. Arena era considerato il capo dell'omonima cosca della n'drangheta.

Il presidente della federazione calabrese dell'AIA, Filippo Capellupo, ha spiegato che "la sospensione dell'arbitro e dei suoi assistenti era un atto dovuto". Infatti il regolamento prevede che per far osservare un minuto di silenzio in campo sia necessario sottoporre la richiesta all'AIA e alla Figc per l'autorizzazione. "Per la gara a Strongoli - ha aggiunto Capellupo - non abbiamo ricevuto nessuna richiesta e quindi non c'e' stata nessuna autorizzazione".

La decisione definitiva sara' presa dopo aver preso visione del verbale dell'arbitro. Ma anche i carabinieri che si trovavano nello stadio di Strongoli per i servizi di ordine pubblico redigeranno una relazione che sara' consegnata al Comando Compagnia di Ciro' Marina, anche se non si tratta di un fatto penalmente rilevante.

Il giovane arbitro si giustifica dicendo di aver ricevuto la richiesta del minuto di silenzio dal dirigente del club Isola Capo Rizzuto che accompagnava la squadra ed aveva parlato della scomparsa di un tesserato. Zimmaro afferma di essere venuto a conoscenza delle circostanze della morte, e quindi compreso la situazione, solo alla fine della gara. Il presidente della squadra di Isola Capo Rizzuto, e' un cugino del presunto boss Carmine.

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