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NOTIZIARIO del 20
luglio 2004
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Commissione
UE porta Cresson in Corte di Giustizia La Commissione UE ha deciso ieri di presentare ricorso alla Corte di giustizia UE contro l'ex commissaria francese alla ricerca e educazione Edith Cresson che il primo luglio era stata assolta per la stessa accusa dalla procura belga di Bruxelles. L'esecutivo dell'Unione chiede alla Corte di verificare se la Cresson abbia leso gli obblighi di commissario come componente della Commissione Santer. La Commissione ha richiamato il trattato dell'Unione, che all'articolo 213, punto 2, recita: "I membri della Commissione mostrano, nel generale interesse della Comunita', di essere completamente indipendenti nell'espletamento delle loro funzioni. Nell'espletamento dell'incarico, mostrano di prendere istruzioni da nessun governo o da nessun altro organismo. Essi mostrano distacco da ogni azione incompatibile con i loro doveri. Ciascuno Stato membro mostra di rispettare tali principi e non cerca di infuenzare i membri della Commissione nell'esecuzione dei propri compiti". L'articolo continua indicando che "nel caso di qualunque lesione di questi obblighi" la persona potra' essere deferita alla Corte di Giustizia che ne stabilita' la rimozione anticipata o la privera' del suo diritto ad una pensione ed altri benefit. La prima parte dell'articolo in questione riguarda favoritismi e palesi negligenze. Cresson fu membro della commissione Santer dal 24 gennaio 1995 all'8 settembre 1999. La Commissione Santer, di cui faceva parte, si dimise in blocco a causa dello scandalo che investi' la sua responsabile alla ricerca e sviluppo, gioventu' ed educazione, per aver favorito - si disse - nell'assegnazione di ruoli ed appalti, ditte e persone con cui era collegata. Il 30 giugno la Cresson era stata sentita dalla Commissione insieme ai suoi avvocati. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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