NOTIZIARIO del 15 luglio 2004

 
     

Turchia : nuovo processo alla curda Leyla Zana
di red

Sara' rifatto il processo a Leyla Zana, prima donna curda eletta all' Assemblea Nazionale della Turchia e militante per i diritti dei curdi, ed ai tre suoi colleghi, Orhan Dogan, Hatip Dicle e Selim Sadak.

I quattro, tutti ex deputati, hanno gia' scontato dieci anni di prigione e sono stati liberati il mese scorso contro le previsioni di carcerazione fino al 2005.

La Corte di Cassazione di Ankara ha annullato infatti per vizio di forma la sentenza di condanna del 1994 a 15 anni di detenzione per il sostegno alla causa dei ribelli curdi e del loro partito, il PKK.

Leyla Zana era stata inizialmente condannata a morte. Lo scorso aprile una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo indusse la Turchia a rifare il processo, che ha portato ad una nuova condanna.

Nel 2002 il parlamento europeo attribui' alla deputata curda il premio Sakharov (che Leyla Zana non ha mai potuto ritirare) destinato a chi si batte per la liberta' di pensiero ed approvo' all'unanimita' una risoluzione in cui chiedeva la sua immediata liberazione.

L'Unione Europea ha poi condannato ad aprile la sentenza della corte per la sicurezza dello stato turca che aveva rifiutato l'appello. La Commissione sottolineo' che la condanna di Leyla Zana poteva ostacolare la marcia di avvicinamento della Turchia all'Unione Europea, che e' una grande aspirazione di Istambul.

Per tale ambizione il Paese ha abolito la pena di morte alcuni mesi fa e probabilmente ha scelto di fare un terzo processo ai quattro ex deputati proprio per dimostrare la sua buona volonta' all'UE.

L'avvocato dei quattro, che ha parlato di leggi oggi inappropriate, ha definito la decisione una pietra miliare per la Turchia.

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