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NOTIZIARIO del 02
luglio 2004
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Diffamazione
a mezzo stampa : non più carcere La Commissione Giustizia della Camera ha approvato ieri alcune modifiche alla corrente legge sulla diffamazione a mezzo stampa (o altro mezzo di diffusione). E' stata eliminata la carcerazione per i colpevoli di diffamazione a mezzo stampa. Inoltre "per la stampa non periodica, l'autore dello scritto" e gli altri soggetti interessati devono "provvedere a proprie cure e spese, alla pubblicazione su almeno due quotidiani a tiratura nazionale delle dichiarazioni o delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verità, purché le dichiarazioni o rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale." Da notare che si e' scelta la formula "lesivi della reputazione" e non "della dignità" del soggetto offeso. E' stato precisato che la pubblicazione in rettifica deve essere effettuata "con idonea collocazione e caratteristica grafica e deve inoltre fare riferimento allo scritto che l'ha determinata" ed entro due giorni dalla richiesta dell'offeso. Se pubblica rettifica l'autore dell'offesa non risulta punibile. In caso di condanna per diffamazione, invece, consegue automaticamente l'interdizione dall'esercizio della professione di giornalista. Le scelte della Commissione sono state improntate a rendere piu' automatiche e meno dipendenti dall'ordine dei giornalisti e dai giudici eventuali decisioni in ordine alla gravita' dei fatti commessi, da un lato per accelerare l'iter delle vicende diffamatorie, dall'altro per uniformare i casi fra loro simili. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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