NOTIZIARIO del 30 dicembre 2004

 
     

Ucraina : Timoshenko prossimo premier ? OSCE , voto democratico
di red

Potrebbe essere Iulia Timoshenko il prossimo premier dell'Ucraina. Le voci sulla nomina della parlamentare che ha dato un importante sostegno al collega di partito Viktor Yushenko sia in parlamento sia in piazza, potrebbe infatti ricevere questo incarico dal neoeletto presidente ucraino. Per ora l'interessata nega.

Il picchettaggio messo in atto ieri dai simpatizzanti arancioni e' stato sospeso dopo l'annuncio che Yanukovic non si sarebbe presentato in ufficio ne' ieri ne' oggi e che la riunione ministeriale che si voleva bloccare era stata rinviata.

Vicktor Yanukovic, infatti, voleva tenere un consiglio dei ministri pur dopo l'esito elettorale della vittoria del suo avversario con un netto distacco. Il premier uscente non riconosce ancora la sconfitta e sta presentando vari ricorsi in cui parla di grosse infrazioni nel secondo ballottaggio e di mancato rispetto della "libera volonta' degli elettori".

La Corte suprema ucraina ha comunque rigettato tre ricorsi per "irregolarita'" depositati dal candidato filorusso alle presidenziali (due perche' presentati oltre i termini, il terzo perche' non conforme). Il quarto e ultimo ricorso depositato sara' esaminato giovedi' prossimo.

La Commissione elettorale centrale non puo' pronunciarsi definitivamente finche' la Corte Suprema non avra' vagliato il ricorso, ma il presidente in carica dell'OSCE, il ministro degli esteri bulgaro Solomon Passy, si e' gia' espresso ieri parlando di "un'elezione genuinamente rappresentativa" dove "la democrazia ha prevalso".

Passy si e' congratulato con il popolo ucraino per il comportamento tenuto durante la ripetizione dello scrutinio per le presidenziali il 26 dicembre ed ha sottolineato l'assenza di violenze, commentando che "il significato e l'importanza del ballottaggio si e' riflettuto nella elevata affluenza".

Passy ha di fatto anticipato il risultato finale evidenziando il quadro positivo emerso dai primi rapporti della Missione OSCE di osservazione elettorale (la piu' numerosa mai avutasi), che si e' basata sul monitoraggio della campagna, sull'analisi dei media e sul processo di voto e scrutinio per le sue conclusioni.

Gli osservatori OSCE avevano affermato gia' il 27 dicembre che lo scrutinio si era sostanzialmente svolto secondo gli standard internazionali e che la popolazione ha mostrato un "attivo interesse", mentre la Commissione ha ricevuto pochissime segnalazioni di pressioni. Nella precedente tornata, invece, l'OSCE aveva segnalato brogli e pressioni sui votanti.

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